Ieri sera, alle 8 della sera, un gelido comunicato della Federcalcio ha annunciato che la Nazionale lo escludeva dalla prossima Confederations Cup. Ieri, 27, lattaccante della Roma ha così pagato al proprio carattere irascibile un conto altissimo. Cesare Prandelli, dopo una giornata di febbrili consultazioni e triangolazioni telefoniche con la Federazione e il club capitolino, ha tirato le somme. (...) Osvaldo è fuori. Lultimo colloquio tra i due, col ct che gli annunciava la decisione, non è stato semplice, anche perché il giocatore non era certo contento. Il bello è che nemmeno tutti ricordavano che lattaccante, assente in questo momento perché reduce appunto dalla coda stagionale, come De Rossi, Marchetti e Candreva, e atteso a Firenze il 2 giugno, sarebbe stato inutilizzabile a Praga, qualificazioni mondiali, il prossimo 7 giugno, perché sotto squalifica: 3 turni rimediati il 16 ottobre scorso a Milano contro la Danimarca (in questo caso, per correttezza, bisogna dire forse eccessivi), per un colpo al viso di Stokholm, come fallo di reazione. Fin qui aveva saltato Malta, avrebbe saltato la Repubblica Ceca appunto e per finire la Bulgaria il prossimo 6 settembre. La sensazione però, come detto, è che Osvaldo si sia giocato molto di più, anche in chiave azzurra. Prandelli non chiamerà nessuno al suo posto, ma rientrare nel giro per litalo-argentino, non sarà facile.
IL COMUNICATO -
«Pablo Daniel Osvaldo non parteciperà alla Confederations Cup in Brasile con la Nazionale: lo ha deciso il Ct Cesare Prandelli, dintesa con la Figc, dopo aver valutato il comportamento del giocatore della Roma che ieri sera, dopo aver perso la finale di Tim Cup, ha disertato la cerimonia di premiazione senza il permesso della società». Questo il testo del comunicato federale. La chiave trovata per risolvere la situazione, sempre collegata al codice etico della gestione prandelliana (che aveva già colpito proprio lui oltre a Balotelli e De Rossi), è stato questo aspetto legato alla sportività. Averlo sottolineato significa escludere valutazioni di spogliatoio, di rapporti interni a una società, tra un allenatore e un singolo calciatore, compreso lo scambio di accuse avvenuto ieri tra i due. Del resto in mattinata il ct era apparso molto prudente. «Devo capire, devo parlare, anche con la Roma, poi decideremo». Subito dopo pranzo è arrivato anche Albertini, presidente del club Italia. Anche lui è apparso prudente. Poi sono iniziate le telefonate, che hanno coinvolto il presidente Abete, il dg Valentini, la Roma. Il summit decisivo, con Albertini, Prandelli e il segretario della Nazionale Vladovich, si è tenuto in mezzo al campo 3 di Coverciano. Lultima telefonata è stata per Osvaldo.
RAPPORTO CONTROVERSO - Quella tra Prandelli e il romanista è sempre stata una storia complicata, fin dai tempi comuni della Fiorentina. In azzurro poi il ct lo ha lanciato, lo ha escluso una prima volta nel febbraio 2012 per unespulsione con la Roma, fino a tagliarlo fuori da Euro 2012. Poi gli aveva ridato il sorriso a ottobre in Armenia, dopo che Zeman lo aveva fatto fuori, con De Rossi (entrambi a segno). E nonostante le 3 giornate di squalifica, il ct lo aveva sempre convocato in questo 2013. Il Brasile doveva essere suo. Difficile che possa accadere adesso.