La penna degli Altri 21/05/2013 09:31
E' conto alla rovescia per Allegri
Che però non è ancora lallenatore della Roma, né può esserlo. Ha un ulteriore anno di contratto con il Milan. Prima che lo invitino a Trigoria per la sistemazione logistica bisogna che si liberi. O che qualcuno lo liberi. Perché si verifichi questultima eventualità non bisogna aspettare molto. Qualche mese al massimo. I primi impicci in cui il Milan si trovi a inciampare nella prossima stagione. Allora non vale affatto la pena di arrivare così lontano. Meglio chiudere subito. Possibilmente domani. Anzi, oggi stesso.
(...)Il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, (...)voleva qualcuno che al sentir nominare la Roma venisse aggredito da crampi di eccitazione. In Mazzarri ha visto solo incertezza. Sulla faccia di Allegri, gli echi di quei crampi che cercava.
(...)Per domani era programmato tra il tecnico e Galliani un incontro in cui ciascuno avrebbe aperto il proprio cuore, Allegri spiegato che non si sente di andare avanti a dispetto della sfiducia del presidente. Ieri Berlusconi ha fatto precipitare gli eventi evidenziando con vari segnali tutto il suo malumore. E quindi oggi, al massimo domani, si libererà dellallenatore che lo ha indispettito. In seguito comincerà la giostra delle chiacchiere su chi abbia scaricato chi. Ma a quel punto saranno già tutti soddisfatti, il presidente, lallenatore con un contratto triennale da 2,8 milioni a stagione e la Roma.
SILENZIO - Non andasse così ci sarebbe da sorprendersene. A cominciare dal giocatori del Milan che si sono preoccupati di salutare il tecnico. Ieri Allegri era a Coverciano a tenere un seminario nel corso Uefa di massima specializzazione per nuovi allenatori. Non ha aggiunto una parola alla lezione che si era preparato. Poi è tornato a Livorno e ha prenotato il biglietto per Roma.
Pallotta a Roma cè già. Se tutto va come previsto, sarà lo stesso presidente giallorosso a dare il benvenuto ad Allegri nei prossimi giorni. Un colpo di coda di Berlusconi che trattenesse Allegri al Milan sarebbe farebbe traballare la Roma. (...)