La penna degli Altri 25/05/2013 11:02
«Domani sia solo una festa»
Il Presidente ha parlato di contrapposizioni, razzismo e beceraggine da eliminare, paragonando calcio e politica. De Rossi va al sodo: «Il derby sia una festa. Sono certo che lo sarà. Tanti vogliono venire allo stadio: sperando di festeggiare ma anche lasciando armi e coltelli a casa» . O anche senza possederne proprio: non è mica detto che il tifoso debba tenere una santabarbara.
(...) «La tensione è alta e noi dobbiamo essere i primi a non esagerare. Il nostro comportamento potrebbe innescare eventi gravi. Non deve accadere. Io che sono romano e anche tutti gli altri vorremmo assistere a una prova di maturità da parte della città» .
Sarebbe il caso. Anche perché il prefetto ha promesso con voce dura che un derby macchiato dalla violenza sarebbe lultimo a porte aperte. Lultimo per un po. De Rossi invita a non estremizzare: «Non possiamo fossilizzarci sul passato. La preoccupazione cè sempre quando si gioca una partita importante. Nel derby è successo qualcosa di spiacevole, ma non è accaduto soltanto a Roma» . Quel che conta è la responsabilità dei giocatori. «La sentiamo. Dal punto di vista sportivo, perché sappiamo che vincendo daremmo una gioia enorme ai nostri tifosi, e dal punto di vista civico, perché non dobbiamo in alcun modo far salire la tensione» . E forse il fine settimana più importante degli ultimi anni per il calcio romano. «Io sono fiducioso. Alla fine verrà fuori la gioia di partecipare a questa serata. Senza eccessi e senza esagerazioni» .