La penna degli Altri 28/05/2013 11:46
Della Rocca: «Questa finale lha vinta Roma»
Il calcio è un gioco di squadra. E da un altro gioco di squadra è uscita fuori la ricetta migliore per gestire levento. E daccordo?
«Assolutamente sì. Anche quello della sicurezza in certe circostanze diventa un gioco di squadra. E in questa circostanza serviva: Prefettura, Questura, Osservatorio, Lega, Coni, i due club, ognuno ha recitato la sua parte».
E soddisfatto?
«Cera un duplice fronte da curare: dare un messaggio di serenità, di tranquillità a fronte di una partita che metteva al cospetto le due squadre della città per un trofeo. Dallaltra cera limmagine di Roma da tutelare e valorizzare davanti al mondo, perché la partita era trasmessa ovunque. Laccesso allo stadio è stato perfetto, le cose accadute dopo sono, direi, fisiologiche. E controllate e risolte con grande professionalità».
Ha comminato 7 daspo da 5 anni. Il massimo...
«Sì, è vero. Perché ritengo che chi sbaglia debba pagare. E nel fatto specifico se chi sbaglia prova a portare alla partita certe asce, certe lance, prima di tornare dentro un impianto sportivo è bene che rifletta e molto: per capire lerrore che stava commettendo».
(...)
Cosa serve per poter pensare di rigiocare un derby di sera?
«Sicuramente la gente deve maturare e lo deve fare anche pensando che una giornata come quella di domenica, alla fine, ha restituito il giusto sapore ad una delle sfide più belle del nostro calcio, fatta di sani sfottò, di battute esilaranti. Poi, per me, si dovrebbe poter giocare a qualsiasi ora, come avviene in altri Paese. Io dico che la strada indicata dal prefetto Manganelli quando da capo della Polizia fu costretto ad occuparsi di calcio in prima persona, dopo i fatti di Catania, vada seguita e darà frutti».