La penna degli Altri 21/05/2013 10:19

Daniele ultimo derby? «Se segno ai cugini mi ricoverano sicuro»

LA STORIA - Quello di domenica per Daniele sarà il derby numero 21, con un ruolino personale che parla di 9 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte (inaugurato con il 20 del 9 novembre 2003, quando Capello decise di lanciare quello che diventò pochi anni dopo «Capitan Futuro»). Da allora si è diviso tra gioie (la più grande quella del derby del 26 febbraio 2006, quando la Roma stabilì il record di 11 vittorie consecutive in campionato) e dolori (come la sconfitta per 32 del 19 marzo 2008, quando i biancocelesti stopparono il sogno giallorosso di una rimonta epica sull’Inter). I gol? Finora uno solo, una gioia tra l’altro rivelatasi completamente inutile, nella sconfitta subita dalla Roma per 42 l’11 aprile 2009. Un motivo in più per cercare un riscatto anche personale già domenica sera, magari segnando anche con un gol decisivo.

RIVINCITE - In realtà, però, Per far bene in questa finale di Coppa Italia, Daniele di motivi ne ha tanti, a cominciare dalla voglia di mettersi alle spalle gli ultimi due derby, per lui da cancellare: in quello dell’andata fu espulso per la manata a Mauri (a fine gara andò negli spogliatoi avversari per scusarsi con il capitano biancoceleste), in quello di ritorno fu costretto a lasciare il campo in anticipo per un problema alla caviglia. E poi c’è quello zero nella casella dei gol stagionali da provare a cancellare al fotofinish, proprio per non certificare a tutti gli effetti quella che sta per finire come la peggior stagione di sempre di . «Se segno stavolta mi ricoverano», ha detto pochi giorni fa, tanto per capire l’attesa.

IL DOMANI - E poi c’è il futuro che incombe, con la sua permanenza a Roma che (viste le prestazioni) è tornata ampiamente in discussione. , se andrà al Real Madrid, ha già fatto sapere che quello di Daniele è uno dei nomi con l’indice di gradimento più alto. Stesso discorso per Mourinho, che ha già fatto pervenire personalmente al centrocampista di Ostia più di un attestato di stima e che lo vorrebbe immediatamente con lui, Chelsea o altrove. Insomma, se proprio la Roma tornasse a pensare ad una sua cessione (come lo scorso anno) a le alternative (di lusso) non mancheranno. Prima, però, c’è un altro derby da giocare. Che sia l’ultimo o no, non importa. Per DeRossi è quello di una vita.