La penna degli Altri 16/05/2013 09:47
Coppa Italia, si gioca il 26 alle 18. Castan: «Derby, rivalità enorme»
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Come previsto era assente il legale della Roma visto che la società giallorossa si serebbe adattata alla decisione del Tribunale, anche in caso di un cambio di orario o di data che però non cè stato. «Meglio così. Era troppo tardi per cambiare». Con queste parole pubblicate su twitter il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha commentato la decisione del Tar. Decisione non condivisa dallavvocato del Codacons, Giuliano: «In questo modo si limita il diritto di voto, la gente deve essere libera di andarci quando vuole - le sue parole al sito Vocegiallorossa.it -. Il Coni ha detto che non si poteva spostare di qualche giorno a causa della Confederation Cup ma al cittadino questo non deve interessare». Il legale ha poi contestato la decisione del Prefetto di far disputare la partita alle 18 visto che, secondo lui, il 26 maggio alle 20 (orario in cui, presumibilmente, terminerà la partita) sarà buio: «Il Prefetto chiedeva si giocasse alle 18 in modo non facesse buio ma quando la partita terminerà, alle 20, sarà già buio, senza contare lipotesi supplementari e rigori, che allungherebbe ulteriormente la gara. Tra laltro, lo stesso Prefetto lo scorso 9 aprile aveva sconsigliato la data del 26 maggio e non si capisce in base a quale motivazione abbia fatto marcia indietro».
E ora? Tutto finito? No: «Ora il caso verrà esaminato dal collegio il prossimo 21 maggio ma è difficile che venga presa una decisione diversa perché mancheranno pochi giorni alla partita», ha concluso Giuliano. Pessimismo non condiviso, in parte, dal presidente del Codacons, Rienzi: «La decisione del giudice monocratico del Tar, al momento, ci da torto ma il 21 si ridiscuterà tutto, il collegio potrebbe anche ribaltare tutto» anche perché si andrebbe «incontro al gravissimo rischio di annullamento delle elezioni». Insomma, quasi certamente, la finale tra Roma e Lazio si giocherà il 26 maggio alle 18 come stabilito dal Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, nelle scorse settimane quando, dopo gli scontri tra le due tifoserie avvenuti nellultimo derby, si auspicò che le prossime stracittadine venissero disputate di giorno. Il motivo? Semplice, con la luce del sole sarebbe più facile la gestione dellordine pubblico.
Peccato, però, che nellultimo derby gli incidenti avvennero prima dellinizio della partita quando ancora cera luce. Scontri scaturiti dalla grande rivalità tra le due tifoserie. Rivalità notata anche da Leandro Castan: «La rivalità tra Roma e Lazio è enorme, la maggiore che abbia mai visto. E io ho già vissuto quella tra Atlético Mineiro e Cruzeiro (il difensore giallorosso ha iniziato la carriera nellAtlético, ndr) e quella tra Corinthians e Palmeiras». Due derby molto caldi ma diversi da quello romano perché «litaliano è fanatico. Quando sono arrivato, le persone in strada mi dicevano: "La Roma può anche non essere campione, ma deve vincere con la Lazio" - ha proseguito Castan al sito brasiliano, esporte.uol.com -. Ora puoi immaginare come sta la città in questi giorni prima della finale. La prefettura di Roma teme che ci possano essere incidenti tra le due tifoserie a causa di questa rivalità».
Il brasiliano ha poi parlato della sua scelta di venire nella Capitale dopo la conquista della Libertadores: «Ho rifiutato proposte sul finire del 2011 perché volevo conquistare la Libertadores con il Corinthians. Ho giocato con cuore e anima e sono riuscito a vincerla. Poi è arrivata la Roma con unofferta molto buona ed era unoccasione per fare un passo in avanti. Quando ho visto la loro offerta, ho capito che era giunto il momento di una nuova tappa professionale». Infine, una battuta sulla sua famiglia che lo ha seguito in questa nuova avventura: «Mia moglie si è innamorata dellItalia. I miei figli vivono bene. Io, Marquinhos e Dodò ci organizziamo ogni tanto, andiamo nelle nostre case e fare incontri con le rispettive famiglie. Aiuta a non sentire la mancanza del Brasile. A giugno torno a visitare gli amici del Corinthians».