La penna degli Altri 08/05/2013 10:22

Allegri-Mazzarri, sprint decisivo

Qui non è questione di trovare i colpevoli e distinguerli dalle vittime. Andreazzoli ha fatto e continua a fare del suo meglio per trarre il massimo delle energie e dei risultati dalla squadra che gli hanno messo in mano quasi a forza. Però la Roma ha bisogno a questo punto di un fil rouge tecnico consistente e non più sfilacciato. Sino a questo momento nessuno poteva escludere che l’allenatore attuale avrebbe continuato a pilotare la nave anche nella prossima stagione. Adesso sì, si può escludere. (...)

CANDIDATI - Da oggi la Roma va decisamente a cercarsi un tecnico che la imposti e la conduca ed eventualmente la frusti per i tre anni a venire almeno. La candidatura preferita da una certa potente corrente interna è quella di Walter Mazzari. Il che non significa sia quella con maggiori probabilità di successo. Perché Mazzarri deve incontrare questa settimana il presidente del , De Laurentiis, per quello che potrebbe essere il colloquio conclusivo di una lunga diatriba. Colloquio risolutore: o rinnovo (soluzione che resta probabile) o rottura. In quest’ultimo caso la Roma sarebbe pronta ad offrire all’allenatore livornese la panchina e la promessa di una campagna di rafforzamento mirata ed efficace. (...)

Dall’altra parte della bilancia c’è un altro livornese, Massimiliano Allegri. Faccia piacente da televisione e carattere adeguato a sopportare i gravosi pesi che lavorare a Roma comporta nell’ambiente calcistico. Allegri è uno abituato a farsi pagare a rendimento: si accontenterebbe di due milioni e mezzo a stagione più consistenti premi. Non è questo il problema. Il problema è il Milan, che dopo aver praticamente condannato all’esilio l’allenatore adesso ci sta ripensando. (...)

IL DUBBIO - Sono situazioni fluide, con il tecnico milanista ancora in pole ma incalzato da quello del . Il dubbio che gira nelle teste inquiete della dirigenza romanista è che entrambi i candidati stiano utilizzando le attenzioni della Roma per far ingelosire le società a cui sono in questo momento legati. Il che conduce alla paura di restare sola, sedotta e abbandonata. Per questo non è ancora da scartare l’ipotesi di ricorrere a Stefano Pioli, che a ha portato avanti una bella opera di rilancio. Pioli piace dal punto di vista tecnico, meno da quello dell’immagine. Ha effettivamente meno fascino dei due primi pretendenti. D’altra parte non è stato mai messo alla prova con una squadra di prima fascia. (...)