La penna degli Altri 30/05/2013 10:56

Allegri «bidonato» da Berlusconi: la Roma in pressing

Tanto che il d.s. è partito per Milano per essere più vicino al legale che cura gli interessi di Allegri che, invece, è a Livorno. La mossa di Berlusconi mette comunque in difficoltà Allegri. La Roma non può certo aspettare ancora a lungo e l’allenatore dovrà scegliere tra la panchina giallorossa (biennale a 3,5 milioni, opzione per il terzo anno e un mercato all’altezza) e quella rossonera fino alla scadenza del contratto, nel giugno 2014.

Senza incontro con Berlusconi svanisce invece la pista che Allegri desiderava percorrere: restare al Milan con il contratto allungato. Berlusconi resterà in Sardegna almeno fino a domenica, mentre Galliani partirà domani per la Georgia per assistere alla partita di addio al calcio di Kakha Kaladze. Nel frattempo Allegri è «congelato»: né confermato né esonerato. Può aspettare ancora, visto che è ancora sotto contratto con i rossoneri, ma la Roma può permettersi di aspettare lui? La strada per una rescissione consensuale dell’accordo non è semplice:

Berlusconi non vuole pagare nemmeno un euro di buonuscita e vorrebbe le dimissioni di Allegri anche per dimostrare alla tifoseria milanista, tutta dalla parte del tecnico, che l’accordo tra Allegri e la Roma risale a parecchio tempo fa. La Roma resta completamente ottimista sulla chiusura dell’accordo con Allegri. I dirigenti, che speravano addirittura di arrivare ieri all’o.k. finale, sono convinti che si farà oggi. Illusione? Chiusura del cerchio dopo un lavoro certosino? Tattica che può prevedere ancora qualche giorno di attesa. Non troppi, però, perché la piazza romana si è già stufata di questa telenovela e l’immagine di Allegri è quella di chi sta tentennando troppo quando c’è bisogno di entusiasmo. La domanda a cui è difficile rispondere è: perché se Allegri vuole la Roma continua a pendere dalle labbra di Berlusconi?