La penna degli Altri 18/04/2013 09:51

Un doppio Destro li manda ko

Andreazzoli deve fare i conti con le assenze degli squalificati Osvaldo e Burdisso e con quella ancora più pesante di , che non recupera dalla contusione alla caviglia rimediata a Torino. In compenso recupera , Marquinhos non è al meglio ma stringe i denti e per la prima volta dalla partita d’andata si rivede dal primo minuto Mattia , centrale nel tridente completato da Lamela e . Parte meglio la Roma, che nei primi quattro minuti va due volte alla conclusione, prima con (servito di tacco da , conclusione respinta), poi con , che ci prova su punizione da fuori area e trova la presa di Handanovic. Con il passare di minuti, però, è l’Inter a prendere campo vincendo i duelli a centrocampo e sfruttando le autostrade spalancate per Alvarez sulla fascia destra: è proprio dell’argentino il primo tiro verso la porta di Stekelenburg, ma è debole e finisce fuori. La Roma è ferma e Kovacic, migliore in campo nel primo tempo, ne approfitta con un paio di azioni personali concluse con altrettanti assist per Alvarez, che però sbaglia la mira. Non la sbaglia invece Jonathan, che al 21’ inizia e chiude una splendida azione di prima scambiando due volte con Alvarez e Rocchi, prima di anticipare il ritorno di e battere Stekelenburg sul primo palo. Inter virtualmente in finale.

I giallorossi non riescono a venire a capo di una manovra degna di questo nome e rischiano di subire il raddoppio, prima con una girata di Rocchi su cui è pronto Stekelenburg, poi con un gran taglio di Kovacic per Jonathan , conclusione rimpallata. Segnali di risveglio soltanto nel finale: al 35’ Handanovic salva sul suo palo un tentativo di lasciato solo da Alvarez, mentre allo scadere compie un miracolo su , al termine di una bella azione iniziata da e rifinita da . La ripresa comincia con Balzaretti al posto di , uscito zoppicando per una botta alla caviglia, Stramaccioni inverte gli esterni e le cose iniziano a cambiare. Così dopo una buona occasione per servito da Lamela, al 10’ è a trovare la verticalizzazione per Lamela, che vede sul secondo palo e lo serve, Mattia è bravo ad anticipare l’uscita di Handanovic e mettere la palla nell’angolo lontano. 1-1, in finale c’è virtualmente la Roma, ma resta lo spauracchio dei tempi supplementari. Un pericolo che è lo stesso a vanificare al 24’: ha il tempo di guardarsi intorno per cercare il compagno giusto e pesca Balzaretti tenuto in gioco da Juan Jesus, cross basso e facile facile dell’attaccante. 2-1, niente supplementari e si può ricominciare a respirare.

Andreazzoli cambia inserendo Dodò (alto a sinistra come a Torino) per e poi Taddei per Lamela, ma a pescare il jolly è , che al 29’ si inventa un sombrero sull’incolpevole esordiente Francesco Forte (romano, peraltro) e poi un a giro sul palo lontano che dalla panchina stanno a guardare increduli. 3-1 e tutti a casa? No, perché a 10’ dalla fine c’è tempo per un gol che all’Inter serve al massimo per alimentare i rimpianti: lo segna Alvarez al termine di un’azione personale. C’è il tempo perché sfiori l’ennesimo gol all’Inter, prima del fischio dell’arbitro. Fischio d’inizio, ovviamente. L’inizio della quaresima.