La penna degli Altri 13/04/2013 10:44

Totti a casa di Piola

(...) Facce contente di fronte alla notizia ieri a Trigoria se ne sono viste poche, ma la decisione ha senso e i giocatori se ne rendono conto. Per aggiungerne altro, di senso, la sede del ritiro non punitivo di e dei suoi è stata fissata al centro sportivo di Novarello. Novara, naturalmente. La à in cui Silvio Piola ha chiuso la carriera e ha segnato l’ultimo gol a quarant’anni. (...) A Novara gli hanno intitolato lo stadio. Non ne avevano avuto la possibilità neppure a Roma, dove con la Lazio giocò 227 partite, segnò 143 gol, esordì in Nazionale e fece dimettere un presidente che aveva pensato: o io o lui. 

Dalla provincia di Pavia dov’era nato a Vercelli, a Torino dove illuminò entrambe le squadre storiche, nessuno ha mai dubitato che Piola sarebbe rimasto per l’eternità il capocannoniere del campionato: 274 gol a girone unico, 290 contando anche l’anno in cui il torneo rinasceva dopo la guerra e per cominciare lo divisero in due. L’unico che ne dubitava, e forse ne dubita sempre, è proprio , il quale non mette limiti alla propria provvidenza personale. Ancora s’immagina di battere quel record che dovrebbe restare millenario.

(...) va ad allenarsi lì, nei luoghi di un uomo che nessuna persona ragionevole può considerare un nemico di Francesco. Semmai un suo maestro a distanza. Non può legarli altro che l’ammirazione in terra e, per chi non è troppo laico, uno sguardo dal cielo.