Oggi il confronto Niente spazio alle parole, dunque, non c’era tempo per discorsi o confronti. Ma l’appuntamento è solo rinviato ad oggi, quando Andreazzoli manifesterà il suo disappunto per l’occasione persa, ma soprattutto per la figuraccia fatta davanti a 43.000 spettatori. L’allenatore ci è rimasto male, sperava in una maturità diversa da parte del gruppo. E sperava che i suoi avvertimenti pre-Pescara fossero arrivati a destinazione. Ed invece è stata necessaria la strigliata di metà partita, quando negli spogliatoi è sceso anche il d.s. Walter Sabatini, preoccupato dall’andamento della partita. È chiaro, però, che se una squadra intera «toppa» l’approccio mentale alla contesa, l’equazione non può che essere quella con una partita preparata male. Insomma, il messaggio al gruppo non è arrivato o non è stato veicolato nel modo giusto. Ed anche per questo che a Trigoria continuano a guardarsi intorno per il futuro. Ieri ha ripreso quota la pista Mazzarri (che avrebbe proprio il dna del tecnico sanguigno, quello che serve in uno spogliatoio viziato e bambino come quello giallorosso), anche se sembra un matrimonio difficile per tanti motivi. Considerando sempre Allegri come prima opzione, la Roma ha pensato (e sondato) anche Eusebio Di Francesco, che sta portando il Sassuolo in A, ma che ha paura di bruciarsi proprio nel momento del decollo. E proprio a proposito di allenatori, a Trigoria non sono proprio andate giù le dichiarazioni di lunedì di Zdenek Zeman. E considerando che il tecnico boemo è ancora un dipendente giallorosso, per lui arriverà una forte multa per aver rilasciato un’intervista non autorizzata.

Marquinhos e il Barça Tra i tanti problemi di Andreazzoli, ci sono anche quelli delle condizioni fisiche di Pjanic e Marquinhos, che ieri hanno fato differenziato e forse replicheranno anche oggi. «Mi vuole il Barcellona? Per ora penso a far bene in questo finale di stagione — ha detto ieri il difensore brasiliano—Maper il futuro non posso chiudere le porte, non sappiano nemmeno quello che succederà domani». Frasi che a Trigoria probabilmente non piaceranno, anche se la Roma ha in mano il giocatore e non vuole perderlo. Ieri, infine, il direttore marketing Winterling e il Ceo Zanzi sono andati a far visita a Masaharu Kohno, ambasciatore giapponese a Roma. Allo studio alcune attività commerciali (magari al Disney Resort di Tokyo), la possibilità di convogliare i tanti turisti giapponesi verso l’Olimpico e, perché no, magari anche di trovare insieme qualche nuovo investitore.