La penna degli Altri 08/04/2013 09:39
Quei due gol e la promessa allamico Jim
Domenica 13 marzo 2011 la Lazio si è lamentata dei laser, intendendo i laser di luce piantati sulla faccia del portiere. Pessima abitudine, in qualche misura persino pericolosa, che purtroppo solca molti stadi italiani. Ma non decide le partite di calcio. Totti quel giorno ha avuto due palle ferme da calciare e ha segnato due gol. Una punizione, un rigore. Lui che è capace di accarezzare ha randellato. Tiri più veloci dei ghepardi per realizzare i quali comunque non conta solo la forza delle cosce ma pure il modo e il punto in cui si colpisce. Nel derby di cui parliamo Totti ha strappato a un commentatore americano la celebre frase: «Il re di Roma non è morto». Ha avuto anche avversari che lo marcavano. Ne ha fatti espellere due. Aveva tempo da far trascorrere. (...)
SEGNALI - Due gol ed è arrivata la quinta vittoria consecutiva della Roma nel derby. E stata anche lultima. Dopo quel successo, ottenuto con Montella in panchina, il vento ha invertito direzione, il nuovo Totti si è chiamato Klose - neanche lui un virgulto - e la Lazio ha fatto tre su tre. Vogliamo dire che la Roma dipende da Totti? Non cè poi da vergognarsene se lo ha capito, a un oceano di distanza, anche James Pallotta e con tutta la diversità culturale che può separarlo da questo calcio e da questo culto della personalità ha voluto dedicare al capitano una mezza giornata della sua visita romana. Dato che Totti sa captare certi segnali oltre che sparare laser, ieri a Trigoria alla fine dellallenamento è passato al ristorante e si è fermato a parlare di nuovo con il presidente. Rassicurandolo. Dicendogli: ci vediamo dopo la partita, e nel linguaggio cifrato di chi gioca è praticamente una promessa. Totti il risolutore ha preso il derby molti anni fa e lo ha marchiato. Il derby si è impossessato di Totti, invasandolo, possedendolo, persino vestendolo. L11 aprile 1999 Francesco segna il 3-1 e scopre la maglia con la scritta Vi ho purgato ancora. E una battuta, nemmeno la prima. Non gliela perdoneranno mai. Lui se ne fa una ragione, entra nel tunnel dellamore e da quel momento in poi va sul romantico. Nel 2002 si mette con la futura moglie, Ilary, va in gol contro la Lazio ed espone il petto con su stampato 6 unica. Due giorni prima della pioggia di laser è il nono anniversario della coppia e i gol vengono festeggiati con unaltra scritta, 6 sempre unica. (...)