La penna degli Altri 27/04/2013 11:29

L’enigma a sinistra. Rispunta Balzaretti

Insostituibile Balzaretti, per forza di cose, è diventato un punto fermo anche quando non era in grado di giocare. Muscoli delicati e impossibilità di riposarsi per mancanza di alternative, all’ex Palermo è stato chiesto spesso e volentieri di sacrificarsi. Giocatore intelligente, uomo sensibile, diventato presto uno dei leader dello spogliatoio, ha sempre risposto presente. Ventotto partite, 1928 minuti, 5 ammonizioni e un’espulsione: punto fermo con Zeman, con Andreazzoli ha giocato 6 volte (3 da titolare e 3 da subentrato). Domani toccherà di nuovo a lui a sinistra, con la speranza che la con il gli abbia consentito di tirare un po’ il fiato. D’altronde, che questa sarebbe stata una stagione con tanti problemi forse Balzaretti avrebbe dovuto capirlo già a Irdning, quando i suoi scarpini vennero spediti all’indirizzo sbagliato e fu costretto ad allenarsi per qualche giorno con quelli di , con buona pace dei suoi piedi che con scarpe a cui non erano abituati si riempirono di vesciche.

Ottimista I problemi di Balzaretti sono stati una passeggiata rispetto a quelli di Dodò. Un paio di settimane fa si diceva che il brasiliano avrebbe avuto due possibilità dall’inizio con e Siena. E invece, dopo Torino, di lui si sono di nuovo perse le tracce. Ancora differenziato, ancora panchine: «Ma io sto meglio, non salto un allenamento», chiarisce lui. Non lavora col gruppo, ma comunque lavora. E questa è una consolazione, visto che poi a fine stagione gli verrà preparato un programma personalizzato da seguire durante le vacanze. «La maggior parte delle partite (appena 8, ndr)hogiocato come laterale ma con Andreazzoli sono stato impiegato a centrocampo, come ala o come esterno— dice lui — Ora i miei obiettivi sono quelli di diventare titolare, ottenere un posto in Europa League e vincere la Coppa Italia».

Futuro Balzaretti resterà, Marquinho — che all’occorrenza è stato il terzo giocatore impiegato come terzino sinistro — dovrebbe invece lasciare Trigoria e su Dodò il futuro è incerto. Due sono le ipotesi: tenerlo e dargli l’opportunità di giocare oppure mandarlo in prestito e prendere al suo posto un titolare fatto. La decisione spetta a e al nuovo allenatore, chiunque sarà. Con la speranza che «la maledizione del terzino sinistro» lasci Trigoria una volta per tutte.