La penna degli Altri 15/04/2013 09:33

Il genio ribelle

Quei tifosi lo avevano leggermente(...) fischiato all’inizio della partita. (...) Lui segna, fa il passo a ritroso di Michael Jackson e gli altri lo inseguono e ciascuno festeggia come se avesse segnato il proprio figlio. Forse è proprio così che considerano Osvaldo: il figlio che nessuno vorrebbe avere.

«Invece la Roma lo ha voluto e continua a volerlo», sostiene il direttore sportivo (...) Il vero problema con Osvaldo è che ondeggia ignavo per il campo, trascinandosi la faccia di chi sta aspettando un dentista in ritardo, quando spiove un pallone sembra pensare oddio che fatica, adesso mi tocca stopparlo. E si lamenta di volere sempre il lancio in un punto diverso da quello in cui il compagno l’ha fatto rotolare. Ma poi vede qualcosa, gli passa per la testa un pensiero stupendo. Si alza, resta in aria, plana. Il pallone è in rete prima ancora di apparire agli avversari. Così è andata ieri, così non gli accadeva dal 27 gennaio, -Roma 3-3.

Dice ancora : «E’ esuberante, impunito, ribelle, irascibile. E fortissimo. E’ stata la stampa a metterlo in vendita, non la Roma». C’è sempre la giornata del riscatto seguita da quella della recidiva. Osvaldo è l’attaccante ciclico che appallottola il suo umore, se lo infila in tasca e segue il ciclo delle maree. In prima persona si spiega così: «E’ dura per me vivere in una à meravigliosa che non posso vedere perché vengo costantemente inseguito, molestato. Non è la vita che progettavo né il calcio che volevo giocare». Ma questo è sempre qualcosa di simile a un alibi per ragazzi che hanno tutto il dovere di venire a patti con la propria popolarità. Dall’altra parte, a noi viene voglia di venire a patti con questo Osvaldo. «Un bravo ragazzo», lo definisce . (...)