La penna degli Altri 09/04/2013 09:39

Hernanes e Totti pari in undici metri



SCELTE - Era un derby che valeva doppio perché da un lato avrebbe potuto consentire alla Roma l'aggancio della Lazio e dell'Inter; dall'altro, invece, per la squadra di Petkovic poteva rappresentare una occasione di rilancio con sorpasso della e raggiungimento del quarto posto [...]. Proprio la rilevanza della posta in gioco ha probabilmente obbligato le due squadre a non attardarsi in atteggiamenti prudenti e, allo stesso tempo, inconcludenti. La presenza di una sola punta (Klose) ha convinto ad Andreazzoli, all'esordio in questa particolarissima partita, a sistemarsi con la difesa a quattro. Il derby, però, sembra ispirare in maniera particolare Petkovic che ha irrobustito le corsie esterne, aggiunto densità sulla propria trequarti per evitare gli inserimenti centrali di (che in effetti non ne ha avuti) e fatto scattare «l'aggressione» qualche metro sotto la linea di centrocampo per sfruttare gli spazi che la Roma lasciava nel tentativo di schiacciare gli avversari nella propria area. Fatta salva qualche difficoltà iniziale, dopo una decina di minuti la Lazio ha cominciato a macinare gioco, trascinata da Candreva sulla destra e da Hernanes che, non a caso, trovava il gol con un bellissimo tiro a giro dal limite, con che per paura di essere superato non usciva prontamente e Stekelenburg che non appariva al di sopra di ogni sospetto.


COLPO DI SCENA - Il calcio è, però, un mondo misterioso e in dodici minuti una partita può cambiare volto. Otto minuti sono la distanza tra un rigore sbagliato che avrebbe potuto chiudere i giochi e uno realizzato che i giochi, al contrario li ha riaperti. Petkovic ha scoperto in quel breve lasso di tempo la vena autolesionistica della sua squadra. Il rigore (tocco di braccio di Marquinhos) spedito fuori da Hernanes. Il brasiliano, non contento, atterrava in area e trasformava il conseguente rigore. Infine, Biava nel giro di una decina di minuti si faceva espellere per doppia ammonizione. Giocavano la loro partita anche le panchine. Da un lato, Andreazzoli rinunciava a un opaco (comunque colpito duro nel primo tempo) per aggiungere una punta () con allargamento da un lato di Lamela e dall'altro di , Bradley in versione regista e mezzala (poi entrava anche Dodò per con l'avanzamento di Marquinho a centrocampo) [...].