La penna degli Altri 18/04/2013 09:13

È derby di coppa

Andreazzoli ha tremato per 45 minuti, poi si è goduto la rimonta guidata da , l'uomo su cui aveva scommesso. In appena due mesi e mezzo il tecnico toscano ha rimesso in piedi una stagione che sembrava andata e può sperare nella conferma. In un giorno solo potrà conquistare la coppa che sarebbe la decima per la Roma con tanto di stella da mostrare sulla maglia, il primato cittadino e forse anche l'Europa. Ora basterà arrivare sesti in campionato per staccare il pass anche in caso di sconfitta con i biancocelesti.

Un paradosso nelle formazioni: la Roma che dovrebbe difendere il 2-1 dell'andata sceglie le tre punte e due terzini di spinta. Al contrario è un'Inter più prudente ma le scelte di Stramaccioni sono obbligate. La maledizione infortuni continua nel riscaldamento: si blocca Cambiasso, tocca a Jonathan con conseguente cambio di modulo. E la casualità del calcio vuole che diventi un colpo di fortuna visto che è proprio il terzino brasiliano a portare in vantaggio l'Inter al 22'. Ci mette del suo la Roma, che dopo solo 3' avrebbe potuto indirizzare la qualificazione sull'asse -Marquinho ma Handanovic ha salvato in qualche modo. Poi l'atteggiamento dei giallorossi diventa passivo e incoraggia la riscossa interista.

sbaglia l'impossibile, pare poco ispirato e Lamela controllato a vista da Juan Jesus. Dietro si balla come sempre, soprattutto sul fianco sinistro romanista dove Alvarez fa quello che vuole supportato da Jonathan.

La reazione allo svantaggio arriva dopo la mezzora con tre occasioni nitide per i giallorossi. Un deviato di Marquinhos uscito d'un palmo, poi ancora Hadanovic si supera su e prima dell'intervallo fa il terzo miracolo su
che viene sostituito nell'intervallo.

Andreazzoli «alza» Marquinho e mette dietro Balzaretti per tappare le falle, mentre Stramaccioni inverte le fasce di Alvarez e Schelotto. Al 10' la Roma scardina il fortino interista: Lamela entra in partita con l'assist per che stavolta la butta dentro e fa esplodere di gioia la panchina e il settore dei tifosi romanisti.



Stramaccioni cambia l'inguardabile Schelotto con Benassi e passa al 4-3-1-2, con il promettente Kovacic trequartista. La Roma la chiude per inerzia visto che l'Inter c'è più: imbarazzante l'atteggiamento dei nerazzurri sul contropiede lento guidato da , rifinito da Balzaretti e capitalizzato da a porta vuota. Col quinto gol in Coppa Italia il giovane bomber dà un senso compiuto al finale di stagione e va subito a riposarsi grazie al cambio con Dodò. C'è spazio anche per il bel gol di
e il timbro di Alvarez (con deviazione di Marquinhos) per il 2-3 finale. La San Siro nerazzurra contesta la società con striscioni e una foto che irride il Fassone, lo spicchio romanista fa festa e conta i giorni che mancano alla sfida con la Lazio.