La penna degli Altri 02/04/2013 09:58

Derby e Coppa Italia per tornare in Europa

OPZIONE 1 - In campionato la Roma deve cercare di restare aggrappata alla sesta posizione, che in questo momento divide con l’Inter rispetto a cui è in vantaggio negli scontri diretti ma non per il numero di partite giocate: Stramaccioni deve spendere ancora il bonus del recupero con la Sampdoria. Già vincere il derby sarebbe vitale, non soltanto perché sarebbe la prima volta contro la Lazio da quando non ci sono più i Sensi; ma anche perché consentirebbe il nuovo aggancio in classifica, con concrete possibilità di portare a proprio favore la classifica avulsa (all’andata è finita 3-2 per la Lazio).
 
OPZIONE 2 - Ma non va dimenticata la Coppa Italia, che offre un’altra via d’uscita dal marasma della mediocrità tecnica. La Roma il 17 aprile giocherà a San Siro contro l’Inter la semifinale di ritorno di Coppa Italia, ripartendo dal 2-1 conquistato all’Olimpico nell’ultima serata allegra del periodo zemaniano. Era ancora inverno, freddo, gennaio. Da allora molto è cambiato, quasi tutto, ma non il risultato che lascia alla Roma una piccola dote da amministrare. (...)
 
IL TRIO - Roma, Inter e Lazio. Come è facile osservare, sono sempre loro a giocarsi tutto. Ma attenzione. Per entrare in Europa League tramite la Coppa Italia, saltando anche un turno preliminare, bisogna vincerla. Arrivare in finale non basta. Sarebbe stato sufficiente se l’altra squadra coinvolta (la Lazio, vista con gli occhi della Roma) si fosse qualificata per la . (...)
 
I CONTI - La Roma quindi deve correre su due fronti senza fare calcoli. Non è nelle sue facoltà. Semmai, per autoalimentare gli stimoli, deve ragionare sui ricavi che possono scaturire dalla partecipazione all’Europa League: 5-6 milioni fino agli ottavi di finale, il doppio per l’eventuale ingresso in semifinale, includendo i premi Uefa e gli incassi del botteghino. Non sono le cifre sontuose della ma neppure pochi soldi per una società che chiuderà anche questa stagione con un bilancio in passivo di oltre 50 milioni. (...)