CHAMPIONS - Il punto di riferimento  «è costituito dalla finale di Champions League del 2009» per quanto riguarda  «le aree di prefiltraggio e la gestione dei flussi degli spettatori».  Stewards forniti dai due club integrati con colleghi provenienti dalle   «le eccellenze del settore» . Questo piccolo esercito sarà gestito da una personaggio super partes con grande esperienza nel settore. Una severa selezione verrà fatta sulla vendita dei biglietti anche perché questa selezione è funzionale alla divisione dello stadio. La priorità verrà data alle famiglie (sarà messo in vendita un apposito pacchetto: due adulti e due under 14) e ai possessori di tessera del tifoso; i punti vendita saranno limitati, selezionati e controllati, pochi tagliandi saranno piazzati all’estero. Queste scelte consentiranno secondo la Lega di dividere perfettamente a metà lo stadio: la Sud ai romanisti, la Nord ai laziali, Tevere e Tribuna Monte Mario divise a metà. Ma se le due tifoserie in Monte Mario non possono entrare in contatto per la presenza della tribuna d’onore e della tribuna stampa, nella Tevere per evitare che entrino in contatto verrà creata una fascia dedicata alle famiglie (3.646 posti) e tutto il parterre ai partecipanti alla Junior Tim Cup e ai ragazzi degli oratori. 

 

DIRITTI TV - Il  “pacchetto famiglia”  consentirà di acquistare quattro biglietti al prezzo di tre (uno dei due under 14 entrerà gratis). Due giorni di eventi, sportivi e di spettacolo. Si comincia sabato con le finali di Junior Tim Cup e si terminerà il giorno dopo con la premiazione della squadra che si aggiudicherà la Coppa Italia. Nel mezzo partite fra squadre giovanili ed esibizioni musicali. Per “preparare” la finale, video a contenuto divertente, interviste a calciatori e dirigenti delle due squadra, partite di calcio tra squadre di vip miste e anche un doppio di tennis“misto” (un calciatore della Lazio e uno della Roma). Ieri persino il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è apparso convinto del fatto che la finale si giocherà domenica 26 maggio:  «Il problema, mi hanno spiegato, è legato ai diritti televisivi e la Rai ha difficoltà a spostare data e orario».(...)