La penna degli Altri 11/04/2013 09:40

Aria strana su Inter-Roma

Primo indizio. Ieri il prefetto Giuseppe Pecoraro ha fatto capire che Palazzo Valentini, e non solo Palazzo Valentini, teme il peggio. Dopo aver promesso che il derby non si giocherà più di notte (e non sarà contenta la Rai) e dopo aver minacciato lo spostamento ad altra data perché il 26 maggio ci sono le elezioni comunali, ora avverte: «I provvedimenti che prenderemo potranno dare una mano a normalizzare la situazione. Possono essere un segnale per le tifoserie e se non dovessero bastare pensiamo a misure più drastiche». Quali? «Porte chiuse o gare altrove. E questo sarebbe un danno grave per tutti i tifosi».

Tra l’altro, per la cronaca, sull’ipotesi minore, quella di un rinvio ad altra data, si era espresso in tarda mattinata anche il vicepresidente dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive, Roberto Massucci: «Si sta valutando ogni possibilità - aveva commentato a margine di un convegno organizzato dalla Federsupporter - con tutti i soggetti interessati. Ovviamente tutti vogliono che le cose si svolgano nel migliore dei modi e con questo spirito si sta valutando ogni opzione». Secondo indizio. Moratti. L’Inter. Detto che se ne riparla abbondantemente qua sotto in pagina, perché a riparlarne è stato l’interistissimo ex capitano della Lazio (uno dei tanti) Tommaso Rocchi, il quadro di insieme è preoccupante per i romanisti e imbarazzante per gli inter(t)risti.

Dopo Atalanta-Inter, Moratti ha accusato : «Non credo alla buona fede». Quella dell’arbitro. Forse sarà deferito e forse accadrà in tempo utile - quindici giorni - per non far scattare la prescrizione e far passare così tutto in cavalleria (non come avvenuto per l’affaireMilito-Motta, così, tanto per ricordare quello che non è stato). Però resta il fatto che non passa giorno senza una protesta nerazzurra.

D’accordo, sbaglia, concede un rigore all’Atalanta per un inesistente mani in area di Samuel, dimenticando che il momentaneo 2-1 interista è viziato da un contatto sospetto tra Rocchi e Stendardo. E il passato? E i due campionati vinti con l’aiutino? Niente, non valgono più. Valgono le proteste di oggi, però. Quelle che sommate all’allarme rosso per la sicurezza accendono un altro allarme. Quello giallorosso. Niente scherzi il 17 aprile. Ok?