La penna degli Altri 25/04/2013 09:23
Allegri e Pioli. La Roma al bivio
CON ALLEGRI - Se potessero, lo avrebbero già preso. Non possono perché tutto è legato a un punto, a due, a una cascata di denaro, alla qualificazione del Milan alla Champions League. Massimiliano Allegri, luomo venuto da Livorno che nella sua ancora breve vita non si è fatto mancare niente, i gol in Serie A, unaccusa poi rimangiata di combine, una rapida ascesa fino al soglio del Milan, cadute ardite e risalite. Passato linnamoramento internazionalista, alla Roma sanno di non poter sbagliare per la terza stagione consecutiva. Dunque nellimpossibilità di confermare Andreazzoli per scarso entusiasmo della piazza - in realtà i bookmaker danno ancora come ipotesi più probabile la permanenza dellattuale tecnico - i manager nei quali gli americani nutrono piena fiducia si sono orientati con decisione verso un differente obiettivo italiano.
Allegri piace per vari motivi. Intanto è uno che dietro la smorfia ironica da cittadino del mare, abituato a orizzonti più vasti di quelli dei terricoli, ha la scorza del montanaro amico della pietra. Il turbinoso spogliatoio della Roma, denso di umori contrastanti e sovente irrespirabili, ha bisogno di qualcuno che ami ordine, disciplina e dedizione alla causa. (...)
Lulteriore vantaggio è che non porterebbe rivoluzioni tattiche forzate. Un sano 4-3-3, alla quale la Roma si è piuttosto abituata passando da Luis Enrique a Zeman ad Andreazzoli.(...)
CON PIOLI - Lintegralismo ha fatto il suo tempo. Adesso alla Roma vogliono vedere qualche risultato, preso al volo come una liana mentre si cade nelle sabbie mobili, ottenuto allultimo istante, poco e maledetto, ma che sia un risultato e che arrivi subito. Andreazzoli ha aperto la strada con il machete. Adesso per quella pista dovrebbe passare qualcuno che individui prima la direzione giusta dallodore della giungla e poi arrivi a destinazione, non importa se per vie traverse.
PROBLEMI E SOLUZIONI - Stefano Pioli è la flessiblità fatta persona. Questa è la sua qualità e se vogliamo anche il suo limite. Bravuomo di correttezza straordinaria. Se vede qualcuno andare sopra le righe sinquieta e Conte sa benissimo di che cosa parliamo. (...)
Oppure potrebbe essere la soluzione. Pioli non si è mai trascinato dietro convenzioni e visioni del mondo precostituite. Dove va, ricomincia. Per questo è difficile individuare in anticipo una traccia di quello che potrebbe fare alla Roma, con i giocatori che ci sono adesso o con quelli di cui si parla come probabili acquisti.
Proprio questa sua adattabilità, però, è quello che affascina i dirigenti giallorossi, piuttosto stufi - mai quanto i tifosi - di promettenti balzi dalla pozza della mediocrità seguiti da inevitabili ricadute. Con Pioli, si argomenta, le soluzioni tattiche nel corso di partite difficili si troveranno. In effetti, quanto è mancato questanno alla squadra sono vie duscita alternative alle creazioni libere di Totti e Lamela. (...)
Questa è la filosofia dellex mediano che si è accomodato in difesa quando si è reso conto che non avrebbe fatto carriera nel ruolo preferito e nel frattempo ha imparato da Osvaldo Bagnoli larte di adattarsi. Se la vita ti preclude la strada maestra, impara ad andare per sentieri. E plausibile che Pioli alla Roma possa tornare alla mai dimenticata - lui non dimentica mai nulla e non butta via nulla - difesa a tre per allargare a quattro la linea mediana e buttare davanti un tridente che però abbia un solo vero vertice offensivo e consenta ai soliti Totti e Lamela di roteare in piena indipendenza.