La penna degli Altri 29/03/2013 08:10

Totti: "Ora un altro Scudetto"

LA DEDICA «E non finisce qui... il meglio deve ancora venire», la scritta su un enorme striscione (alcuni anche fuori dal cancello verde del Bernardini) che, in mezzo al campo, hanno esposto tutti gli invitati alla festa, «grazie, è stata una sorpresa, anche se qualcosa avevo sentito ma non pensavo tutta questa accoglienza. Il meglio deve ancora venire? Speriamo sia vero e che sia di buon auspicio. Questo è un giorno indimenticabile che rimarrà nella storia di persona. Nella storia non di , ma di Francesco», il suo commento. A fine allenamento, il capitano ha parlato a lungo sia del suo passato che del futuro. «Nessuno ha mai vinto due scudetti con la Roma, lo so, e spero di riuscirci io. Vediamo quanti anni farò di contratto e se ci sarà la possibilità di vincerlo. La società ha detto che vuole vincere presto. Certo, è difficile ma sarebbe un altro record... Se avessi iniziato prima a giocare da centravanti avrei già superato Piola... Se questi sono i numeri lo avrei ripreso, no? Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Spero di continuare a far divertire la gente e a divertirmi».

L’ORGOGLIO Venti anni d’amore con la Roma, non tutti accompagnati da sorrisi. «Il carattere mi ha aiutato a uscire dalle situazioni più difficili, come l’infortunio del 2006. Non conoscevo del tutto il mio carattere. Gli infortuni, se non altro, mi hanno fatto scoprire che ho un carattere forte. La nazionale? Da qui a un anno possono succedere tante cose. Io penso al presente, domenica dopo domenica e a mantenermi in questa condizione. È normale che ci sarà un momento in cui avrò una flessione, ma poi tornerò come adesso». E ancora. «Non ho mai rimpianto la scelta di dire addio alla nazionale dopo la Germania. Quando prendo una decisione è quella. Far parte dell’Italia è il sogno di tutti. Io ho avuto la fortuna di chiudere la carriera azzurra in bellezza vincendo un mondiale, che è la cosa più grande che un giocatore possa conquistare. Ora sto attraversando un grandissimo momento, poi se da qui al Brasile starò ancora bene ne parlerò con Prandelli e vedremo». E sull’attuale campionato. «Io ho qualche rimpianto per come sono andate le cose perché come organico siamo inferiori solo alla ; anzi singolarmente siamo più forti di loro. La , però, è più squadra, è più gruppo e più voglia, loro vogliono sempre vincere. Questo ancora ci manca».

LA SFIDA Immancabile il derby. «Io alla Lazio? Sarebbe stata una cosa impossibile, avrei fatto un altro sport. Ho scelto la Roma, fortunatamente». E su Rosella Sensi. «La mia sorellona... Il rapporto che ho avuto con lei e con tutta la sua famiglia andava oltre il lavoro. Se sono qui è merito soprattutto loro che mi hanno dato tutto quello che volevo», il suo virgolettato a Sky Sport 24. «Ribadisco che se sono così in forma il merito è di Zeman e della sua preparazione. L’anno prossimo la rifarò da solo...». Poi, una curiosità. «Io e Ilary in tv? Sandra e Raimondo Vianello sono stati unici. Ci hanno offerto tanti programmi, ci abbiamo pensato ma per ora li accantoniamo perché abbiamo impegni importanti, io con il calcio e lei con la televisione. Poi vedremo, ma sarà difficile perché...non ci riesco...».

CARI TIFOSI... Infine, tramite internet ha rivolto un pensiero alla sua gente. «Poter vestire ancora il giallorosso rappresenta un privilegio di cui vado orgoglioso. E in questi giorni sono davvero molti gli attestati di stima e d'affetto che mi vengono dedicati. Ringrazio tutti e in maniera particolare chi mi è rimasto vicino anche nei periodi più difficili. Sono grato ai tifosi: mi fanno sentire speciale, non mi lasciano mai solo e mi spingono a dare il meglio, ogni volta qualcosa in più. Per tutto quello che riesco a fare il merito è anche vostro, ho sempre perso e vinto assieme a voi. Grazie di cuore».