La penna degli Altri 19/03/2013 08:46

Totti: «Grazie ct, ma ora c’è solo la Roma»



BISOGNO - 
La tentazione nazionalpopolare di richiamare si affaccia periodicamente, in parallelo alle imprese senza tempo e senza età del capitano della Roma [...]. Se ne parlò per l’Europeo del 2008, con Donadoni ct; se ne è parlato con Lippi per il disastroso Mondiale sudafricano; se ne è riparlato persino per l’Europeo 2012, già con Prandelli. Tanto che ormai nemmeno considera più certe opzioni tanto credibili. «Prandelli può stare tranquillo - ha detto giusto domenica, dopo il gol del sorpasso a Nordahl a quota 226 in serie A - io gioco solo per la Roma»


DISPONIBILITA’ - Questo non toglie che, con il verificarsi di due determinate condizioni, la questione possa riaprirsi per la trasferta in Brasile, che sarebbe l’ultima grande sfilata della sua vita di calciatore: 1) Il fisico lo deve sorreggere a questi livelli fino alla soglia dei 38 anni; 2) Prandelli e gli altri giocatori dovranno dimostrare nei fatti, e non solo a parole, di volerlo nel loro gruppo di lavoro. Così si spiegano le parole pubblicate da ieri sera sul suo blog: «I complimenti fanno sempre piacere e in questo periodo ne sto ricevendo davvero molti da allenatori, colleghi e da tante persone che vivono e lavorano nel calcio. Voglio ringraziare tutti ed anche mister Prandelli perché le sue parole sono certamente uno stimolo a far bene. Ovviamente com'è giusto che sia io ora vivo 90 minuti alla volta, partita dopo partita, mi concentro sul presente. Adesso la mia testa è tutta sulla sfida di Palermo»


RISERVE - non snobba la Nazionale. L’ha lasciata nel 2006, subito dopo aver sollevato la Coppa del Mondo a Berlino, perché ferito da una serie di critiche precedenti e successivi al terribile infortunio (il tackle di Vanigli in Roma-Empoli) e soprattutto perché logorato dai tanti impegnI [...] Adesso non vuole rimettere piede nel clan come un vecchio capo tribù, sopportato e non stimato. Si rende conto che i colleghi coinvolti nel lungo percorso di qualificazione al Mondiale, dai veterani come Buffon, e Pirlo ai più giovani, hanno diritto a giocare anche la fase finale. Perciò non vuole essere un motivo di frizioni all’interno della squadra [...].