La penna degli Altri 26/03/2013 08:28
Roma, scatto Champions
IL PACCHETTO DA TRE - Parlavamo di cambi in difesa. Cambi soprattutto di atteggiamento. La Roma gioca con la difesa a tre e questa è già una grande novità (Zeman lha usata solo in una partita, a Firenze in Coppa Italia). A tre o a cinque, a seconda degli interpreti esterni: con Lamela (impiegato a Genova e con il Parma) o con Torosidis larghi, la differenza è notevole. Ciò che conta è il corpo centrale: Marquinhos, Burdisso e Castan sono i tre titolari, con Piris che si è ben comportato nellatipico (per lui) ruolo di marcatore, più Romagnoli a sostegno (un gol per lui contro il Genoa nellesordio in campionato). E poi, Aurelio ha recuperato Stekelenburg, che ha fatto tutto sommato bene, tornando più o meno ad essere il portiere che tutti hanno apprezzato in passato. La Roma di Andreazzoli in sei partite ha subito 7 gol, una media di 1,16. Zeman aveva lasciato la squadra con 49 gol fatti e 42 subiti, adesso la Roma ha 60 centri con 49 reti incassate. Da meno 7 a meno 11 di differenza reti. La copertura non cè solo perché i difensori sono bravi e belli, ma perché tutta la squadra assume un atteggiamento difensivo costante. È più concentrata, più abbottonata, senza per altro rinunciare al gioco.
DIFENSORI IN MEDIANA - Prendiamo ad esempio lultima partita contro il Parma: dietro alla punta, Totti, cerano due centrocampisti, Perrotta e Florenzi. Molti hanno subito ricordato la Roma di Spalletti, che viaggiava ad alta velocità, dava spettacolo, segnava molto e come riferimento offensivo cera solo Totti. Con Luciano che aveva Mancini come spalla dellattaccante, mentre Aurelio ha Lamela. Osvaldo è stato accantonato da Udine (con il Parma non ha giocato nemmeno un minuto), mentre Destro è infortunato e sta per rientrare, ma se la Roma funziona così, luomo dellultimo mercato, troverà facilmente posto in squadra? Non si sa.
Ciò che sta funzionando poco sono i terzini sinistri di ruolo: Balzaretti non è mai stato quello di Palermo, né tanto meno quello della Nazionale allultimo Europeo, Dodò non si è mai visto (tra laltro ieri ha preso pure una botta alla caviglia ed è uscito dal campo con la barella elettrica). Andreazzoli cosa ha fatto? Ha motivato Marquinho, che Zeman non vedeva troppo adatto al suo 4-3-3. Ha dato spazio a Torosidis, sta rivitalizzando De Rossi e si è inventato Pjanic regista. In più ha ridato sostanza al centrocampo con Perrotta e Florenzi, abili anche in zona gol. Ecco la miscela: equilibrio, dinamismo e classe. In mezzo al campo prezioso anche il contributo di Bradley e del rispolverato Tachtsidis, autore di un buon primo tempo con il Parma. Durerà?
LA RIMONTA - Il grafico (a sinistra) è chiaro. Sei partite e una classifica diversa da quella della giornata numero 24. Punti 34 prima di Samp-Roma, 47 dopo Roma-Parma. Saltano allocchio quelli recuperati alla Lazio, 10. Esclusa la Juve, solo il Milan ha lo stesso rendimento dei giallorossi. La media, come detto, è da Champions, eppure il terzo posto sembra così lontano.