La penna degli Altri 03/03/2013 12:07
Roma, le due missioni di De Rossi
Dubbio Marquinhos Ma cominciamo dal calcio giocato, con l'allenatore che, parlando della forma di Daniele, dice così: «Sta decisamente meglio, noi parlavamo di 2-3 settimane per essere ottimisti e riportarlo in condizione decente. Be', decente: diciamo nella forma che piace a tutti, e devo dire che ha fatto un bel passo in avanti». Per questo Andreazzoli è un po' meno preoccupato dopo l'infortunio occorso ieri a Marquinhos («ci proverò fino all'ultimo», dice). Per il brasiliano un problema al flessore della coscia sinistra, che oggi sarà sottoposta a una ecografia. Inutile dire che sia in forte dubbio, ma per sostituirlo il tecnico pensa al baby Romagnoli (18 anni) e non all'arretramento di De Rossi. «Daniele può fare bene anche il difensore, ma credo che ho anche altre possibilità e intendo, a meno che non sia soffocato da una situazione, andare secondo logica». Ovvero Romagnoli.
Seduzione estera Ma l'azzurro, oltre a essere tornato utile sul campo, potrebbe esserlo anche sul piano dei conti. La semestrale del club si è conclusa con 26 milioni di perdite e nel bilancio si evidenzia come già 15 milioni dei 30 relativi alla seconda ricapitalizzazione sono stati già usati per i pagamenti. Non a caso, sul bilancio si legge (p. 64): «Ulteriori risorse finanziarie si rendono necessarie in considerazione del fabbisogno previsto fino alla data di chiusura dell'esercizio. Gli amministratori hanno già comunicato agli azionisti la richiesta della necessaria provvista. Non si esclude un ricordo ad indebitamento oneroso, per tramite di società di factoring del gruppo UniCredit». Detto che la banca ha già fornito crediti per circa 44 milioni (oltre a quelli d'inizio gestione Usa), torna perciò d'attualità la possibile cessione di De Rossi per fare cassa. Il centrocampista fa gola sia ad Ancelotti che a Mourinho, quindi Psg e Real Madrid anche in caso di scambio di panchine tra i due sono pronti a bussare alla porta della Roma. A meno che lo sceicco Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi non apra davvero i forzieri. A proposito, l'aneddotica locale intorno al personaggio continua. Il Giornaledell'Umbria.it, ha scritto come la ditta di sartoria industriale Fagnus di Umbertide, fallita nel 1997, fu acquistata dalla finanziaria Sviluppumbria e nella società entrò anche lo sceicco, ma i soldi che doveva portare non sono mai comparsi, tanto da dover patteggiare una condanna a 2 anni (pena sospesa e non menzione). Vero? Si attendono verifiche. Intanto stasera qualcuno lo attende in tribuna d'onore, ma la sua presenza non è sicura. Alla Roma di sicuro c'è chi spera stia preparando i soldi.