La penna degli Altri 07/03/2013 08:39

Marquinhos fino al 2018

Il mercato dice che adesso le sue prestazioni valgono più del quadruplo. In tempi diversi, e con sempre maggiore insistenza, si sono fatti sotto le due società più ricche d’Inghilterra, Manchester e Chelsea, pronte a ricoprirlo d’oro e strapparlo alla Roma, magari sfruttando quella clausola rescissoria (non confermata) da circa 30 milioni di euro che sarebbe inserita negli accordi tra la società e il brasiliano. Il non si è ancora arreso e ha inviato il suo «ambasciatore» Vieira domenica scorsa all’Olimpico, ma il francese è rimasto deluso: Marquinhos ha dovuto saltare la partita, così Vieira si è concentrato su Lamela, l’altro obiettivo di Mancini. Su Marquinhos, invece, c’è anche il forte interesse del e del Real Madrid, mentre in Italia ha provato a muoversi il Milan.

Tutti concorrenti pericolosi che la Roma allontanerà a breve accontentando il difensore: si sta trattando un quinquennale tutto nuovo, con scadenza fissata al 2018 e stipendio che potrebbe toccare la punta di 2.5-2.7 milioni di euro netti a stagione. Più del quadruplo di quello attuale, appunto. La società è partita da un’offerta di 1.2 milioni, è arrivata a un milione e mezzo ma le prestazioni sempre più convincenti e continue del brasiliano hanno fatto lievitare la posta. I procuratori di Marquinhos, ovviamente, stanno cercando di monetizzare al massimo e hanno chiesto un ingaggio da 3 milioni, forti delle proposte degli altri club. L’incontro, come sempre, avverrà a meta strada. E senza fretta. La Roma tutta si è innamorata di questo ragazzo, fenomenale anche negli atteggiamenti fuori dal campo. Merito di un carattere mite, di una testa niente male e dell’appoggio di una famiglia per bene.

Marcos ha un fratello e due sorelline adottate dai genitori in Brasile ancor prima che diventasse un calciatore. Ora vivono tutti insieme nella casa all’Eur, un quarto d’ora di macchina da Trigoria, dove spesso lo accompagna il fratello in attesa della patente. I compagni stravedono per lui, da ai più giovani, per non parlare di Andreazzoli e dei dirigenti. Ora è infortunato ma vorrebbe mettersi a disposizione per la panchina a Udine: ieri ha ripreso il lavoro in palestra, i medici ci vanno cauti contando sul recupero di . Perderlo è impensabile, costi quel che costi. Il problema successivo sarà l’inevitabile la reazione a catena su altri contratti. Ma è il prezzo da pagare quando ti ritrovi in casa dei giovani richiesti dai grandi club. La situazione da sistemare più in fretta è quella di , in scadenza nel 2015 e corteggiato pure lui dal (e non solo).

Il bosniaco è pronto a restare ma aspetta una chiamata della società per adeguare il contratto: attualmente guadagna già più di 2 milioni netti, potrebbe servirne uno in più all’anno per fargli dimenticare le telefonate ricevute in questi mesi dalla Catalogna. In prospettiva sarà necessario sedersi a tavolino anche con Lamela: l’argentino ha uno stipendio di poco superiore al milione netto ma è legato alla Roma per un anno in più rispetto a . A tempo debito chiederà un trattamento da «top player».

Ben altre cifre in ballo per Romagnoli, che la scorsa estate ha firmato un triennale a cifre da «Primavera» e presto verrà blindato con un quinquennale da giocatore vero. Nel frattempo aspetta la chiamata per garantirsi altri due-tre anni da calciatore. Il problema più semplice e più complicato insieme per la Roma.