La penna degli Altri 19/03/2013 09:00

Gervasoni, nuove accuse ma lo zingaro nega tutto



E’ il procuratore di Cremona Roberto di Martino a metterli uno di fronte all’altro, cercando di andare oltre le considerazioni del gip Guido Salvini che, nel negare la scarcerazione a Gegic (in cella dal 26 novembre), ha ritenuto che l’ex calciatore serbo abbia «sin dall’inizio operato la scelta di coprire con una versione del tutto falsa o comunque ampiamente circoscritta gli argomenti più sensibili per l’indagine e cioè la manipolazione delle partite di Serie A e il ruolo del gruppo di Singapore». In questo modo avrebbe cercato di ottenere «il massimo vantaggio con il minimo danno per sé e per gli altri associati». E’ da poco passato mezzogiorno quando «il Gerva» e Gegic cominciano a fronteggiarsi. conferma il suo racconto e aggiunge nuovi dettagli a quanto già riferito su Gegic. Spiega che dopo i due incontri della Lazio con il e il Lecce che sarebbero stati oggetto di combine, Gegic e il suo socio Ilievski si lanciarono in progetti di caratura internazionale: «Così adesso potremo manipolare anche le partite di », dicevano. Gegic ascolta e ogni tanto interviene irritato: «Lui mi vuole rovinare. Sono tutte falsità». Nega tutto, lo zingaro. Assicura di non conoscere Alessandro Zamperini, sostiene di non averlo mai contattato al cellulare prima di Lazio-. E si va avanti così per tutta la giornata, con il Gerva che ribadisce le sue accuse e Gegic che le respinge con determinazione. L’ex giocatore della Cremonese aveva parlato di «contatti precedenti a Lazio-» attivati via Skype tra Gegic e Ilievsky (ancora latitante) «con l'ex calciatore Alessandro Zamperini al fine di raggiungere il capitano della Lazio Stefano Mauri», di «incontri successivi con Gegic a Cernobbio» e di 20 mila euro ricevuti da e Zamperini per la loro intermediazione. Sempre ha raccontato che Gegic aveva investito 400 mila euro per Lecce-Lazio, altra partita nel mirino dell’inchiesta. Ma lo zingaro non parla.