La penna degli Altri 07/03/2013 09:27
Brunelli: "Vero, troppe notturne"
MyRoma scrive alla Lega e la Lega risponde. A Milano si difendono sostenendo che la colpa, sempre si fa per dire, è da una parte del rugby che ha la precedenza sul calcio e dallaltra dellappeal per le pay tv che ha la Roma. Loccasione per tornare alla carica è stata una giornata di studio. Un seminario. Un workshop. Titolo: "Il cuore del gioco La partecipazione dei supporters: una strada percorribile per il calcio". Organizzato nellambito di un progetto europeo che punta ad accrescere il coinvolgimento dei tifosi nella gestione delle società di calcio - leggi i trust dei "supporters", leggi lazionariato popolare, leggi MyRoma - ha permesso il confronto con i massimi (o quasi) rappresentanti delle due grandi Leghe del calcio italiano. Per quella di A cè il dg Brunelli, per quella di B il presidente Andrea Abodi e il responsabile marketing Federico Smanio. MyRoma, ossia Campanile, ne ha approfittato per tornare a chiedere a Brunelli, in pratica, le stesse cose.
E questa è stata la risposta del dg: «Da alcuni anni cerchiamo di comunicare gli orari di anticipi e posticipi sino a marzo sin quando sia possibile, anche in virtù delle coppe. Dopo, cerchiamo di non cambiarli quasi mai, salvo disposizione del Prefetto o di quei club che chiedono i cambiamenti per una serie di ragioni. Stiamo cercando di ridurre gli infrasettimanali invernali, aggiungendone uno a maggio. Dopodiché, certamente, è vero che il calendario della Roma capitato questanno sia stato caratterizzato da tante gare serali, che banalmente è anche un riconoscimento delle televisioni perché significa che la Roma è molto appetibile in ambito televisivo. Forse almeno una di quelle partite poteva non essere collocata in quella fascia oraria». Stop. Punto. È un riconoscimento importantissimo. Lo è per MyRoma, che ha vinto una battaglia in nome e per conto dei tifosi romanisti, ma lo è soprattutto per la Roma, che ufficialmente non è intervenuta in questo dialogo a distanza ma che, per ovvi motivi, sperava in unammissione di colpe (di nuovo: si fa per dire) da parte della Lega