La penna degli Altri 21/03/2013 09:04

Aurelio cresce, Pioli pure

ATTESA - «Non voglio più parlare del mio futuro, penso solo a una partita per volta» ha tagliato corto Andreazzoli dopo la vittoria contro il Parma che gli è servita ad agganciare la Lazio in classifica. Ma a parlare sono i numeri, adesso: con 13 punti in 6 giornate, a una media di 2,17 che varrebbe un comodo secondo posto se proiettata su un intero campionato, ha rivitalizzato una stagione che le contraddizioni dell’epoca Zeman avevano compromesso. (...)
 
LA SITUAZIONE - Il punto è che la Roma si è già scottata due volte con l’azzardo tecnico: il primo anno con Luis Enrique, che nessuno a Trigoria ha mai rinnegato; il secondo anno con Zeman, che nessuno a Trigoria ha mai voluto davvero. In tutti e due i casi, il rapporto non ha funzionato. In più c’è stato il papocchio (doppio) con Montella, prima scaricato e poi richiamato, per poi essere di nuovo perso. Insomma, stavolta si avverte la necessità di andare sul sicuro. Andreazzoli rimarrebbe se raggiungesse un buon piazzamento in campionato (non necessariamente la , che sarebbe miracolosa) e vincesse la Coppa Italia. Perché la forza delle vittorie spazza via ogni perplessità. (...)
 
PIANO P - Che alternative avrebbe la Roma? L’obiettivo principale sarebbe Allegri, che sarebbe contento di trasferirsi a Trigoria. Ma le ultime vicende in casa Milan ne hanno rafforzato la posizione, molto al di là delle dichiarazioni di Galliani. Per andare alla Roma, a questo punto, dovrebbe essere Allegri a mollare il Milan. Non la cosa più semplice del mondo. E allora è tornata forte la candidatura di Stefano Pioli, a cui aveva parlato già prima dell’arrivo di Luis Enrique (primavera 2011) per poi consigliarlo al Palermo. A , Pioli ha lavorato bene dimostrando qualità e personalità.(...)