INCITAMENTO - L’ingresso è stato trionfale. Non proprio come sette mesi fa, quando fu accolto con tappeti (giallo)rossi, ma comunque significativo se si considera che sabato Zeman è stato epurato perché giudicato principale responsabile dei «rapporti cancerogeni» (espressione di Sabatini) che avevano danneggiato la salute dello spogliatoio. In realtà parte del popolo sta ancora con il vecchio guru, ritenuto vittima più che colpevole dei disastri combinati dalla squadra nel primo semestre. (...)

 

L’AFFETTO - Bocciato sì, ma non dagli adoratori della setta zemaniana che non crolla anche davanti all’evidenza dei risultati. «Olè olè olè, Zeman, Zeman» è il coro che risuona anche nelle orecchie di Baldini e Sabatini, nascosti chissà dove. Zdenek sogghigna e ringrazia. «Se mi aspettavo questo affetto? Beh, sì - racconta - . Ma sono triste, avrei voluto continuare. Sono venuto per parlare ai dirigenti». Dal vivo è stata la prima volta: la comunicazione dell’esonero gli era arrivata via sms, mentre giocava a golf cercando un rifugio mentale dal ricordo di Roma-Cagliari e di un gruppo di calciatori che non gli credeva più. «Ma no, non è così - chiarisce Zeman in un impeto di amore per la squadra - penso che i giocatori abbiano dato tutto quello che potevano». (...)

 

L’USCITA - Dopo un’ora abbondante di colloqui, in cui ha incassato con dignità la solidarietà di chi l’ha cacciato, Zeman ha abbandonato il Bernardini. Stavolta a bordo della sua auto elettrica, che evidentemente era rimasta a Trigoria venerdì, sola e spenta, aspettando che il padrone tornasse a prenderla. (...)