La penna degli Altri 03/02/2013 09:38

Via Zeman, ecco Andreazzoli

Un gesto che non ci si può aspettare da uno come Zeman («Avrei continuato», ha detto). Anzi, da Zeman, perché uno come lui non c’è. La decisione è stata presa nello , dove si sono riuniti il Baldini, il ds , l’, il consigliere e il Zanzi. Ma già nella notte c’era stato un colloquio tra Baldini e il presidente James Pallotta, che è stato informato su tutto quanto stava avvenendo a Roma e alla fine ha dato il suo assenso alla decisione. Nella riunione s’è parlato anche di altri allenatori. Soprattutto Blanc, con cui non s’è trovata l’intesa, e Giampaolo, non ritenuto idoneo. Proposto Rijkaard, non è stato preso in considerazione. Quasi pittoresca l’auto-candidatura di Novellino, che poi ha smentito.

Al termine della riunione ha parlato Franco Baldini: «Abbiamo deciso di sollevare l’allenatore dal proprio incarico perché abbiamo pensato che in questo momento fosse l’unica decisione da poter prendere. Non è l’unico responsabile della situazione ma l’unica cosa che potevamo fare in questo momento era cominciare a cambiare la gestione tecnica. Per questo la squadra è stata affidata ad Andreazzoli, che riscuote tutta la nostra fiducia. Abbiamo fatto le nostre valutazioni e continueremo a farle però questa è la decisione che abbiamo preso. Andreazzoli riscuote tutta la nostra fiducia perchè conosce bene i giocatori ed è da tanti anni dentro. Lui ci consente di non perdere ulteriore con un altro allenatore che deve conoscere le qualità che hanno i giocatori. Questa è la decisione che abbiamo pensato fosse la migliore. Abbiamo parlato con la società, abbiamo parlato con tutto il management, valutando qualsiasi situaizone non soltanto quella dell’allenatore è un atto di responsabilità da parte mia restare qui a prendere decisioni. Questo mi ha affidato la società».

Poi però Baldini s’è trovato a fronteggiare un tifoso tra quelli che si sono radunati fuori dallo (non tanti ma rumorosi) per esprimere il loro dissenso sulla situazione. «Qualsiasi cosa fatta, anche quelle fatte male, sono state fatte solo nell’interesse della Roma» ha risposto il , che poi ha difeso dall’accusa di "lazialità". «E’ un professionista». , comunque, ha poi saputo difendersi benissimo da solo: «Io sto malissimo per questa situazione. Questa stagione non finirà cosi. Zeman è stato sfortunato ma vedrete che questa storia non finirà cosi». E quando si torna sull’accusa di essersi definito "laziale" ricordando la partita tra Olympiacos e Lazio e la prestazione di , ha risposto con chiarezza: «Ma quale laziale, ragazzi». E ancora: «Perché non va in conferenza stampa a dire che ieri ci avete dato un grande dispiacere?» Risposta: «No, a dire che la Roma sta soffrendo, che i tifosi della Roma stanno soffrendo. Io sto soffrendo quanto la Roma».

Infine, le parole del Italo Zanzi: «La decisione che abbiamo preso oggi è basata sulla fiducia e sulla continuità. La proprietà ha piena fiducia nei giocatori, nel management e nella strategia. Abbiamo affrontato una situazione difficile, ma l’abbiamo superata in maniera responsabile e strategica. Aurelio Andreazzoli è un vero professionista del calcio e ha una lunga esperienza con la As Roma. Lui conosce bene il valore dei nostri giocatori e gode del loro rispetto. Crediamo nel nostro team e continueremo ad impegnarci per conquistare ogni singolo punto per tutta la stagione». Si ricomincia.