La penna degli Altri 26/02/2013 08:36

Scintille Champions, «Si può»

FIDUCIA - Sa di non aver giocato una grande partita ma non per questo ha perso il buon umore, anche in chiave futura: «Siamo una bella squadra, dobbiamo continuare su questa strada» . La strada dell’Europa? «Vediamo» . Della ? « E’ una possibilità, dipende dagli altri» . E qui viene il bello: Lamela va via, sale sul pullman, sembra tutto finito. E invece no, cambia idea, si sporge dalla scaletta, chiama e urla: «Dipende dagli altri, vero, ma anche da noi...» . Stavolta il sorriso si trasforma in risata. Che solo una cosa significa: la Roma ha ricominciato a pensare all’Europa più bella, a dispetto di un ottavo posto che non è stato ancora cancellato dalla classifica. 


L’ESPERIENZA - (...) Simone Perrotta rilancia le ambizioni dell’ultima parte di stagione: «Se dovessimo restare fuori dall’Europa per il secondo anno di fila sarebbe un fallimento totale della società e di noi giocatori. L’obiettivo è il terzo posto: dobbiamo puntare in alto, vista la maglia che indossiamo. Ma anche l’Europa League sarebbe un grande traguardo se pensiamo a come eravamo fino a poche settimane fa»

. Non era tutta colpa di Zeman, però: «A noi dispiace quello che è successo. Purtroppo nel calcio quando le cose non vanno bene paga l’allenatore. Di sicuro con Andreazzoli è stato ricreato un clima di entusiasmo, che riesce a valorizzare la qualità c’è nel gruppo. Conoscevo Aurelio ma ovviamente non sapevo come sarebbe andato da primo allenatore: credo sia stato bravo a lavorare con attenzione sull’aspetto mentale. Senza la testa non si va avanti e lo voglio ricordare ai ragazzi che si avvicinano al nostro mondo» .



RINASCITA - La vittoria di Bergamo ha trasmesso una sensazione di solidità e di attaccamento al risultato che prima non si vedeva. L’atteggiamento di chi è entrato, da Tachtsidis a , era feroce. Alla fine hanno festeggiato tutti Andreazzoli, persino Goicoechea che era un fedelissimo di Zeman e che nella nuova gestione ha perso il posto. Perrotta poi è stato ammirevole per la dedizione e l’applicazione al doppio ruolo: prima mezz’ala destra, poi centravanti guastatore come ai tempi di Spalletti: «Nelle ultime tre partite la squadra ha reagito bene, comportandosi nel modo giusto. Il gruppo è giovane ma ha talento. Quanto a me, mi sento in forma. E se vengo chiamato in causa, come nella mezz’ora di Bergamo, provo a dare il massimo. L’importante nello sport è impegnarsi sempre» . (...)