La penna degli Altri 16/02/2013 08:56
Roma, occasione unica
IL DISTACCO SPROPOSITATO La Roma vedrà la Juve da vicino allOlimpico. In classifica è invece lontanissima, prima con 21 punti in più dei giallorossi, inchiodati al nono posto. «I numeri dicono che è una sfida impari, sicuramente loro sono più avanti di noi. In tutto». Ma Andreazzoli non guarda al distacco. Anzi, con orgoglio, avverte: «I valori delle due squadre non sono quelli che evidenzia la classifica. Giocare contro i campioni dItalia è lideale. E chance irripetibile. Per ripartire. Possiamo competere alla pari contro i migliori e dimostrare che siamo in grado di fare un risultato importante». Ci mette ancora la faccia per i giocatori. «Vedrete che non mancheremo come impegno e convinzione. E spero anche come cattiveria».
LOBIETTIVO La Roma è fragile dietro, 45 gol subiti, la Juve ha invece la migliore difesa del torneo, 16 reti incassate. E in questo dato il divario tra le due formazioni che hanno il miglior attacco della serie A con 50 gol. «Io stimo moltissimo la Juve e Conte ha fatto un grande lavoro, merita i complimenti. Proprio per questo ho preparato la gara in modo maniacale. Comunque ogni partita, dando tre punti, può essere decisiva per restituire certezze a questo gruppo». Andreazzoli cerca solo il primo successo in campionato nel nuovo anno, senza sbilanciarsi sulle ambizioni della Roma: «Cerchiamo di uscire da questa situazione facendo risultati ogni domenica. Poi a fine anno tiriamo le somme e vediamo dove siamo. Cerchiamo di arrivare più in alto possibile, puntando alla zona Uefa e alla Coppa Italia. Ma bisogna essere anche realisti: la situazione non è così facile, la classifica la conosciamo. Facciamo il massimo per lobiettivo imminente. Non stiamo certo a pensare a quello che sarà a giugno o a maggio». La caduta di Genova ha rallentato il suo piano. «Sarebbe servito il risultato per lautostima e in assoluto per laspetto psicologico, difetto che esiste e sul quale ci stiamo concentrando». «Un piccolo risultato, però, lo abbiamo ottenuto» aggiunge. «Abbiamo notato il dolore per la sconfitta».
LE CONTRADDIZIONI Cambia versione, in pochi minuti, sugli strascichi del rigore rubato da Osvaldo a Totti nella gara di Marassi. Inizia con la predica, smentendo di aver parlato con Totti: «Mi piacerebbe, se fosse possibile ma non lo è, raccontarvi come sono andate le cose fra noi. Che sono esattamente il contrario di quanto è stato riportato con cattiveria in questa settimana in alcuni articoli. In particolare su Osvaldo. Nel chiarimento cè stato amore. Se escono fuori storie come il capitano ripreso dalla società o dallallenatore sono falsità messe in giro per disturbare». Finisce con lammissione, di aver discusso pure con Totti: «Osvaldo si è reso conto di aver fatto una cosa che poteva anche non fare. Ne abbiamo parlato a lungo, anche con il capitano, in toni piacevoli. Non so da dove escono certe cose». Strano.
LACCUSA ALLA PIAZZA Per difendere Osvaldo, attacca lambiente. Il discorso non aiuta il club in un momento così delicato: «Noi auspichiamo di avere qui giocatori importanti e non è un bel biglietto da visita per la città e la società avere tifosi che rovinano le auto. Se fossi un giocatore forte non andrei alla Roma ma da unaltra parte». Andreazzoli, però, è allenatore. «Godo a fare questo lavoro». A Trigoria e non altrove. Dove prova Piris nella difesa a tre e pensa a Perrotta dietro a Totti se Osvaldo non recupera.