La penna degli Altri 22/02/2013 09:43

Quella "spingarda" di Ancelotti così simile a quella di Totti

Ne derivò una serie di zuffe clamorose che richiese l’intervento massiccio delle forze dell’ordine. In un clima assai vicino alla bolgia, la squadra romanista si preparava ad affrontare quella che si annunciava una autentica battaglia. La formazione di Eriksson mise in campo la sua classe superiore ma votata soprattutto ad una attesa sorniona, pronta a colpire nel momento giusto. Questo arrivò al 44’ e non se lo fece sfuggire Carletto con un colpo di “spingarda”, come letteralmente fu definito all’epoca, che fece impallidire il Piotti e ammutolire i ribollenti spalti dello stadio bergamasco.

Ci si chiederà: dov’è la novità, conoscendo le potenzialità del protagonista in una vittoria difficile ma tutto sommato considerata di routine? La risposta è tutta nella eccezionale similitudine con il “meteorite” di . Stessa azione, stessa distanza, stessa conclusione, stesso tutto. Se potesse soccorrerci una moviola immaginaria, si scoprirebbe una sorprendente versione in fotocopia delle due implacabili traiettorie, ricavata a quasi trent’anni di distanza. Però quella di Francesco, pur non togliendo nulla ad iscritto nell’albo dell’amore giallorosso, forse è stata più folgorante per ricchezza di significati. Ma non è tutto. Diciamoci in tutta franchezza la verità. Vuoi mettere il gusto di “bucare” il grande Gigi nazionale con quello di , castigatore di un Piotti qualsiasi?

Ai punti vincerebbe ancora il in una divertente tenzone conclusa con l’abbraccio dell’affetto reciproco. Fra romanisti, stonerebbero i paragoni se non fossero corredati del tono scherzoso in uso all’ombra del Colosseo. Abbiamo quindi raccontato l’episodio del lontano 1986 a puro titolo di curiosità. Tuttavia, per essere sinceri fino in fondo, non trascurando un pizzico di scaramanzia, necessario come il sale nelle vivande della passione calcistica. E proprio nel ricordo dell’antica vicenda riprodotta in fresca “fotocopia” da , che domenica prossima i tifosi giallorossi confidano di rivedere in azione quella “spingarda” sollecitata, in assenza del , da un qualunque “scarpino” romanista. Gli ingredienti propiziatori ci sono tutti. Stesso campo, stesso avversario e se sarà stesso successo centrato dalla medesima “mattonella”, scatteranno spontanei gli evviva a Francesco e Carletto, maestri precursori dell’arte balistica e gemelli consacrati in analogie custodite nel geloso archivio del tifo romanista