La penna degli Altri 28/02/2013 10:21

Qaddumi: "Basta chiacchiere"

Lo sceicco di Cordigliano, frazione di Perugia divenuta celebre per le due camere e cucina residenza di Qaddumi, ha intenzione di andare avanti e quindi rispettare l’ultimatum: 50 milioni entro il 14 marzo o ciao, anzi «salam». «Voglio dimostrare a tutti che questi soldi esistono. Non parlerò più», risponde al telefono stizzito ma anche un po’ preoccupato. La sua figura resta avvolta da troppe ombre. Qaddumi ha usato questo modus operandi in altri affari andati a vuoto (vedi Acqua Marcia). A Bergamo per esempio è ricordato per aver promesso 10 milioni al Don Orione lo scorso anno. «Ci disse di essere il figlio di Faysal, lo storico re saudita, e ci fece vedere la fotocopia di un estratto conto da 23 miliardi di dollari, uno in più del sultano del Brunei. Diceva di essere pronto a sborsare 5-10 milioni di euro. Promesse mai mantenute», racconta Dario Perico, direttore della casa di riposo, su l’ecodibergamo.it. Un uomo di Perugia (l’ex-ciclista Brugnami) invece dice di aspettare ancora la restituzione di 10 mila euro anticipati per un funerale.

Altro mistero: all’indirizzo romano del suo fondo di proprietà, il Philadelphia Capital, non corrisponde alcun ufficio. Nonostante questo Pallotta si fida, mentre Unicredit è sempre più furiosa. Oggi nel Cda che si terrà a Trigoria, oltre alla nomina ufficiale di Zanzi e all’approvazione della semestrale, Fiorentino avrà più di una domanda da porre ai soci americani