La penna degli Altri 14/02/2013 10:12
Osvaldo alla prova dappello
Perché in fondo un po tutti nella Roma considerano largentino un buono danimo. Dietro cè anche una strategia del club: metterlo fuori in questo momento farebbe scendere il suo valore in vista della probabile cessione a giugno. Ma fino a quando sarà la Roma a pagarlo, Andreazzoli resterà liberissimo di schierarlo. Per sfidare sul campo la Juve, che nelle ultime due estati ha provato a strapparlo alla Roma, il centravanti dovrà anche superare un problema fisico: il ginocchio destro, colpito duro venerdì scorso in uno scontro fortuito con Castan, è ancora dolorante. Per questo ieri ha interrotto lallenamento qualche minuto prima della fine per curarsi con il ghiaccio. Ma i medici sono convinti che si tratti di una situazione gestibile in vista della gara. I veri ostacoli sono tutti nella testa complicata di Osvaldo, messa a dura prova dalle tensioni degli ultimi giorni.
Si è pentito, scusato ma non basta per tirarsi fuori dal ciclone. «Ora mi volteranno tutti le spalle» ha detto subito dopo aver scippato il rigore a Totti. E fuori da Trigoria è successo: il suo tasso di popolarità tra i romanisti è ai minimi storici e lOlimpico difficilmente lo risparmierà sabato. Almeno in partenza. Una consolazione gli arriva dalla vita privata: come riporta il «Clarin», la sua fidanzata Jimena Baron (unattrice argentina) ha lasciato le riprese della soap opera a cui partecipava da protagonista in patria per stabilirsi a Roma con lui. Dal rigorista occasionale a quello vero, Totti invece è già passato oltre.
Dopo essersi chiarito con Osvaldo e aver spiegato ad Andreazzoli perché non si è presentato sul dischetto, ha evitato altri commenti rinviandoli a un «post» atteso sul suo blog per oggi. «Preferisco non dire niente adesso» ha spiegato ieri a chi lo ha intercettato sotto casa dopo lallenamento. Il capitano vuole voltare pagina, senza alimentare ulteriori polemiche nonostante non abbia gradito che qualcuno a Trigoria lo ritenga più responsabile di Osvaldo nel caso incriminato. Meglio così: alla Roma già tormentata non serve di certo un nuovo caso Totti.