Zeman 2 è la copia rancida di Zeman 1, stessa faccia, stessi errori, stesso portiere, ma l’odore addosso delle minestre andate a male. Non si dimette? Dimettetelo voi. Subito, ieri. Con un fax da Boston, se necessario. Il boemo si è consegnato a Totti e ha mortificato tutto il resto [...]. Ha umiliato De Rossi e Stekelenburg, preferendogli un ragazzo acerbo e un portiere immaginario. Ignorato ed esaperato giocatori buonissimi come Marquinho. Lamela e Marquinhos? Talenti come loro non appartengono a nessun allenatore. Sono rimasti insieme Zeman e la Roma cinque giorni di troppo, ostaggi l’uno dell’altra, come nelle più squallide storie di coppia, quando l’amore non c’è mai stato ma solo simulato e, alla fine, nemmeno più quello e si resta insieme solo per una qualche mediocre convenienza. Ma la Roma non è una miserevole bottega domestica. Ci salvi Italo Zanzi.