La penna degli Altri 23/02/2013 11:37
Lo sceicco e l'intermediario
LO SCEICCO Ieri il diretto interessato ha rilasciato alcune dichiarazioni all'Adn Kronos: «Siamo ancora in una fase di trattativa. Perché la Roma? C'è un legame speciale. Mi piace moltissimo la squadra e la mia passione per il calcio e la Roma, mi hanno spinto a fare questo passo». Nato a Nablus, in Cisgiordania, appartiene secondo quanto appreso alla famiglia Reale Saudita e non giordana come circolato nelle ultime ore. Ha poco più di cinquanta anni, è sposato ed ha due figli, un maschio ed una femmina. Il suo business è concentrato nei mercati del petrolio e dell'energia, essendo proprietario di raffinerie e pozzi che avrebbe ereditato. Tuttavia allo stato attuale di lui si sa veramente poco se non che in Italia non ha mai investito e che le sue attività sono sparse tra il Medioriente e alcuni paesi africani.
OMONIMIA? Singolare come da 25 anni in provincia di Perugia, a Cordigliano, minuscola frazione tra Montelaguardia e Ponte Pattoli, sia residente un Adnan Adel Aref Qaddumi Al Shtewi. Il signore in questione vive non in un palazzo da 'Mille e una notte', bensì in una modesta casa a due piani. Tradotto: appare inverosimile che possa essere lo sceicco eppure ieri si vociferava fosse proprio lui e che avrebbe ereditato le sue fortune appena un paio di anni fa. Tuttavia il fatto che il comunicato della Roma parli di un ingresso «diretto o indiretto», fa sì che Qaddumi possa celare un parente o un socio. quello che è certo è che aumenta il mistero. Che possa essere un intermediario?
L'INTERMEDIARIO La risposta sembra però essere negativa. Perché un mediatore in questa vicenda già c'è e si chiama Michele Padovano. L'ex attaccante della Juventus è stato immortalato insieme allo sceicco durante Roma-Juventus di sabato scorso. Senza voler entrare nelle vicende personali, non è la prima volta che Padovano prova a fare l'intermediario in una acquisizione di una società calcistica. Nel 2005-06, quando il Torino a causa della grave situazione economica nella quale versava non venne iscritto alla serie A e il suo titolo sportivo fu rilevato da un gruppo di professionisti cittadini ('lodisti') e dall'imprenditore ciociaro Luca Giovannone, l'ex bianconero venne chiamato a svolgere il ruolo di direttore sportivo. In realtà era soprattutto il braccio destro dell'imprenditore laziale che a fronte delle forti contestazioni dei tifosi cedette il suo pacchetto di maggioranza a Urbano Cairo. Il nome di Padovano viene riaccostato nel 2010 prima al Livorno e poi al Torino. Stavolta rappresenta la famiglia Tesoro (Savino e Antonio, padre e figlio) che dopo aver accarezzato l'idea di prendere il club toscano, dirotta le mire sui granata e si dice pronta ad aprire un dialogo diretto con Cairo. L'affare, però, non va in porto.
COSA FARA' Ora se l'accordo preliminare si tramuterà in definitivo, l'ex calciatore della Juventus è convinto che nella Roma affiancherà Baldini e Sabatini nella costruzione della squadra. Possibilità che almeno per ora il club esclude categoricamente.