La penna degli Altri 27/02/2013 10:25
Lo sceicco ci ripensa
Qualche ora prima a Radio Manà Sport era stato il giornalista Moncalvo (portavoce di Qaddumi) a esprimere il malessere dellimprenditore arabo e a mettere in evidenza la spaccatura tra Unicredit e americani: «La situazione è questa: o Qaddumi manda tutti a quel paese certificando una bufala oppure va avanti; ma vuole vedere anche chi avrà al suo fianco e su questo ora ha parecchi dubbi. Pallotta aveva trovato Adnan mentre Unicredit cercava altri soci. In tutto questo chi pensa al bene della Roma? Quando Zeman parlava di mancanza di società non sbagliava. Una squadra quotata in Borsa può avere i due principali azionisti che non si parlano? Questa vicenda rischia di lasciare morti e feriti».
L'ex-direttore della Padania poi rivela: «Qaddumi a gennaio ha bloccato la cessione di Stekelenburg e Osvaldo che per lui sono il futuro della Roma. Di certo uno che vuole essere vicepresidente non si aspetta di andare in tribuna e basta. Vuole entrare nelle decisioni tecniche. Ma ormai sono pessimista, non credo Pallotta voglia più vendere».
In realtà il presidente americano non vede lora di trovare un socio con il quale dividersi le spese di una ricapitalizzazione importante, ma le garanzie sulla presunta eredità miliardaria di Qaddumi non sono mai arrivate e lo stesso Moncalvo nutre perplessità sul patrimonio dello sceicco: «Non so se ha i soldi. Mi fido di quello che mi dice, non ho visto i conti correnti. Ma se Qaddumi è un sòla e Pallotta ci si incontra e ci si siede al tavolo in che mani è la Roma?».
Buone secondo Alemanno: «Con gli americani la Roma ha un altro appeal e avrà il suo stadio: entro due mesi avremo il 1˚ progetto, non sono solo fuochi dartificio».