La penna degli Altri 25/02/2013 08:57
Festa grande con gli eroici 82
EROICI - Erano ottantadue, appunto, i romanisti che hanno sfidato il gelo e lincertezza sulla partita (si gioca o non si gioca? Lhanno saputo dopo le 14) per accompagnare la squadra a Bergamo. E si sono fatti sentire dallinizio alla fine, contrastando il freddo e la curva atalantina con i loro decibel inesauribili. Alcuni venivano dal nord Italia ma la maggioranza del gruppo era partita da Roma (gli accenti erano inconfondibili...).(...)
IL CUORE - Il primo grande momento di gioia è arrivato sulla punizione di Pjanic, il gol del primo sorpasso, dopo una parabola così imprevedibile da sembrare sbagliata. Pjanic si è toccato il cuore ed è corso verso quegli ottantadue impazziti di gioia. Lo hanno raggiunto i compagni, chi giocava e chi stava in panchina, sotterrandolo con il peso della felicità. Ma il meglio è successo al fischio finale di De Marco, quando il timore della beffa era stato scongiurato dalla solidità della Roma di Andreazzoli. I giocatori si sono stretti in un lungo abbraccio, lo stesso allenatore è stato travolto dal suo staff, e poi tutti sono andati a salutare i tifosi, meritevoli di condividere il momento di euforia per il sostegno che avevano dato alla squadra. Succederà ancora, come ha rivelato Andreazzoli: «Ho fatto riferimento tante volte al pubblico. E non per fare il ruffiano, perché io dico quello che penso e che sento. Noi abbiamo una forza incredibile in città, che viene dalla passione. Questa gente che è venuta fino a Bergamo in una giornata così doveva essere ringraziata. Abbiamo preso questabitudine e la riproporremo sempre, anche quando non saremo felici del risultato. Se mettiamo insieme le energie, squadra e tifosi, non so dove potremo arrivare».
INIZIATIVE - Verrà confermato anche il riscaldamento sotto la Curva Sud in occasione di Roma-Genoa, domenica prossima, ripetendo lesperimento risultato vincente contro la Juve. E in settimana saranno aperte di nuovo le porte di Trigoria per permettere alla gente di osservare da vicino un allenamento ( «Ma non diciamo quando: i regali si fanno a sorpresa» ). (...)