La penna degli Altri 23/02/2013 09:35
Cinema, musica, parole: allassalto
Eravamo rimasti al riscaldamento, sotto la Sud, con la massima concentrazione di tutti. Poi è il momento dellinno e dello stadio che si riempie di sciarpe giallorosse. «Gialla come er sole», ma cè una mezzaluna che ascolta e quasi amplifica le parole del nostro inno. Ci siamo, dopo un intenso primo piano della Curva Sud, il fermo immagine successivo riporta solo una scritta: Tonino Cagnucci, Il Romanista, che introduce la frase successiva che viene proiettata. E lincipit delleditoriale pubblicato in prima pagina nelledizione di domenica: «Non è stata una traiettoria, perché una traiettoria ammette delle possibilità. Non è stata una parabola, perché una parabola dà tempo per accompagnarla, sperarla, tifarla, guardarla. Quel tiro è stata una decisione di Dio: perché doveva andare così, non poteva che andare così, stavolta non poteva andare diversamente».
Non sono semplicemente parole che descrivono il gol di Totti, ma che ne colgono in pieno lessenza e il significato. Affinché lo capiscano tutti, nel filmato le parole vengono tradotte anche in spagnolo e in inglese. Niente scuse, leggete e soprattutto tenete bene a mente. Se avete ancora qualche dubbio, ecco di cosa si sta parlando: le immagini proseguono con lazione del gol, col prosaico commento di Sky. Ma quello che conta è ciò che si vede: palla in rete, che rimbalza quasi al limite dellarea e labbraccio dei compagni di squadra a Totti. Il primo ad arrivare è Perrotta, ed ecco che capisci a cosa è servito riscaldarsi così bene anche sapendo di non giocare. Lellissi temporale ci porta direttamente al triplice fischio di Rocchi, mentre parte "Grazie Roma" con gli juventini che allennesimo «dimmi cosè...» stanno ancora protestando perché larbitro non gli ha fatto battere il calcio dangolo.
Nel frattempo, siamo tornati dove è iniziato tutto. Anzi, dove cè lorigine di tutto. Dei riscaldamenti, delle partite, degli inni e degli editoriali. Sotto la Sud. De Rossi bacia Pjanic, che abbraccia Torosidis, che guarda Totti fermarsi un attimo per riempirsi gli occhi e il cuore. E un modo per rispondere «anchio» allultimo stendardo inquadrato, che dice «Ti amo». E troppo tardi per gli Oscar.