La penna degli Altri 25/02/2013 10:42

Andreazzoli: «Vittoria che rafforza»

Su un campo tradizionalmente difficile da espugnare e un terreno in pessime condizioni, si è vista una Roma capace di rimettere in piedi per due volte la partita: «Ci siamo sul piano dell’Atalanta in un terreno che non era il nostro, ci siamo rimboccati le maniche e siamo stati bravi, giocandoci le nostre carte. Partite come questa si giocano su episodi particolari, entrambe le squadre hanno lottato fino in fondo. Per noi ogni partita è vincere un campionato, abbiamo bisogno di dimostrare a noi stessi quanto valiamo, quando metti tanta intensità nell’allenamento poi la gara ti dà queste esultanze. Eravamo alla ricerca di questo entusiasmo che si era sopito, non si gioiva più per le vittorie e non si soffriva più per le sconfitte».

Non vuole sentir parlare di obiettivi, Andreazzoli, neanche quando gli chiedono di una sua eventuale conferma: «Mi sento prontissimo, se ho accettato quando me lo hanno proposto ora figuriamoci se dovessero chiedermelo per il futuro, ma non è questo il mio obiettivo, assolutamente. Io sono un uomo della società, sono stato scelto per questo compito e ho un contratto lungo per quel ruolo, faccio un lavoro che la societàmi ha chiesto. È chiaro che sono felice di questa considerazione ed è chiaro che se mi facesero una proposta del genere sarei contento, per me e per il gruppo con cui lavoro, ma se questo non avvenisse e la società ritenesse opportune altre scelte sarò felice di avere raggiunto il risultato che mi sono prefisso, se lo raggiungerò».

Troppo tardi per il terzo posto? «Non ha senso parlare di obiettivi a lunga scadenza. Bisogna pensare partita per partita. È inutile mettere l’asticella a 2.40 se posso saltare solo 1.80: iniziamo dal basso e poi vedremo». Spazio a qualche considerazione sui singoli: «Di sono soddisfatto, i due mediani devono essere un po’ più in sincrono, ma ci stanno mettendo la volontà necessaria. Abbiamo fatto 11 allenamenti insieme, serve tempo e piano piano stiamo mettendo le cose a posto, i ragazzi hanno una parziale idea di ciò che io voglio e tendono a seguirla. Lamela? È facile dire che non ha capito, probabilmente anche io non ho avuto tempo di farmi capire e spiegarmi bene. Ma sull’impegno e la voglia di fare ci siamo all 100%, è stato molto bravo, negli ultimi minuti ha sofferto come la squadra, sembrava di avere vicino alle bandierine, si è assunto una responsabilità importante e lo ha fatto con tanta bravura».

Decisivi anche i cambi azzeccati, «ma solo per merito di chi è entrato: Perrotta è entrato ed è stato più che bravissimo, poi bravissimo, poi Tachtsidis perfetto per quel che gli avevo chiesto. Sono stati bravi loro altrimenti i cambi non li indovini».