La penna degli Altri 22/02/2013 09:25
A Cremona sotto tiro dirigenti e tecnici di A
La partita ungherese Punto primo: «Si indaga - si legge nel documento - sulla manipolazione di almeno 40 partite. Gli indagati sono oltre 150. Le indagini sono in corso: si sta svolgendo la traduzione di una rogatoria ungherese che dovrà essere integrata con la richiesta di nuove attività. Ed è in corso anche una rogatoria in Svizzera». Questi atti serviranno a spiegare cosa è accaduto in Lazio-Genoa 4-2 e Lecce-Lazio 2-4: i magistrati sono sicuri che zingari e ungheresi (per la seconda partita) alterarono i risultati grazie ad alcuni giocatori corrotti, compreso Stefano Mauri (capitano della Lazio) e Omar Milanetto (Genoa). Punto secondo: gli inquirenti analizzeranno «circa 200 apparecchiature informatiche nella disponibilità degli indagati» ed effettueranno «accertamenti fondamentali sui tabulati» per avere ulteriori prove e chiudere il cerchio sulle accuse di frode sportiva e associazione per delinquere.
Caccia grossa Ma il brutto deve ancora venire. Punto terzo: «Sono avvenute di recente - scrive Di Martino - nuove iscrizioni. E' ancora in corso di identificazione un personaggio che teneva i contatti tra il sodalizio e dirigenti e tecnici delle squadre di A e che pretendeva per le sue prestazioni somme dell'ordine delle centinaia di migliaia di euro a partita». Il personaggio è Mister X ormai individuato dal servizio centrale operativo (Sco) della Polizia. Così come è stato rintracciato il secondo Mister X suo complice. Personaggi svelati da Erodiani e Gegic (in una intervista alla Gazzetta) che avevano contatti con giocatori, dirigenti e presidenti (una novità importante) di mezza Serie A. Erano loro, secondo gli investigatori, a dare «informazioni sicure» sugli Over che Mister X rivendeva per 600 mila euro. In cambio del favore l'uomo (gli uomini) che «sussurrava tarocchi» in un hotel di Milano piazzava le scommesse (proibite ai tesserati). Ecco perché i contatti sarebbero stati frenetici, specie a ridosso delle partite, e avrebbero lasciato tracce nei tabulati telefonici. L'elenco dei sospettati è già in mano alla Procura: per il «botto» finale non bisognerà attendere a lungo.
Sulic Intanto da ieri è nel carcere di Cremona anche lo sloveno Admir Sulic. Lo «zingaro» si è consegnato allo Sco proveniente da Singapore. Sarà interrogato lunedì dal gip Guido Salvini. Potrebbe dare indicazioni utili sulle combine, ma soprattutto spiegare le mosse del «boss dei boss»: Tan Seet Eng detto Dan, ancora latitante e ritenuto il capo dei finanziatori dell'intero sistema scommesse.