La penna degli Altri 20/01/2013 19:08
Zeman insiste: «Champions io non mollo»
improvvisamente una scorciatoia per lEuropa. Zeman è deluso: «Abbiamo fatto molto bene nella prima mezzora, poi si è fatta sentire la stanchezza per la partita di Firenze, in cui avevamo speso tutto. A centrocampo soprattutto soffrivamo, non trovavamo riferimenti, ci siamo allungati. Del resto non è facile battere lInter che è unottima squadra. Peccato perché anche alla fine abbiamo avuto due occasioni con Piris. Ma limportante è costruire e noi lo facciamo» .
PROSPETTIVE - Il secondo e il terzo posto rimangono distanti dieci punti ma Zeman non molla: «Insisto. Bisogna giocarsela ancora, ci sono ancora tante partite, non ci sentiamo fuori dalla corsa, non credo che la Champions sia un miraggio. Onoreremo il campionato. Speriamo di risalire, le valutazioni si fanno alla fine. Alla nostra classifica, osservando le prestazioni, mancano tre vittorie: mi riferisco a Bologna, Udinese e Sampdoria. A volte i risultati non ci premiano: abbiamo giocato meglio rispetto alla partita dandata eppure non siamo riusciti a vincere. LInter ci aveva creato più problemi a San Siro». (...)
BUONI E CATTIVI - Complessivamente assolve Osvaldo, non Lamela: «Daniel rientrava dopo tanto tempo e non era al meglio. Purtroppo è finito tre volte in fuorigioco. Lamela invece si muove poco senza palla. Se ha fatto dieci gol in campionato è perché andava dentro. Dobbiamo lavorarci: in allenamento certi movimenti riescono e in partita no» . Zeman non condanna neppure il pupillo Tachtsidis, che ha inserito al secondo tempo al posto dellinfortunato De Rossi (sospetta lesione alla coscia destra): «Ha sbagliato tre o quattro palle facili. E da lui certi brutti sbagli non me li aspetto. Ma non è semplice entrare a freddo in partita. E poi ha fatto anche giocate importanti. Mercoledì giocherà» . Perché è uscito Totti? «Visto che giocavamo molti palloni dietro la loro difesa, ho messo Destro che poteva creare più problemi» .
DELUSIONE - E finita tra i fischi dei romanisti ma Zeman affronta il malumore popolare con indifferenza. Anzi lo sfida: «Io non ho sentito nulla. Ma comunque è normale prendere i fischi quando non vinci. Qui poi lambiente dalla prima giornata è stato abbastanza ostile alla squadra. Da parte nostra dobbiamo lavorare per meritare la fiducia dei tifosi» . E sul famoso progetto, chiosa: « Abbiamo cambiato 14 giocatori, molti dei quali sono giovani: tutti avrebbero problemi. Cercheremo di fare meglio». (...)