La penna degli Altri 11/01/2013 08:29

Zeman, amarcord tra i tifosi: meritano soddisfazioni

Si diverte fino a quando non gli sfugge un fotogramma della gara di coppa Uefa Roma-Atletico Madrid, che sancì l’eliminazione dei giallorossi: «Si è sempre parlato di quello che ci fecero in campionato ma quello che accadde in questa gara fu indecente. È la partita che mi è rimasta più indigesta. L’arbitro? Mi sembra fosse Van der Ende». Non sbaglia: il direttore di gara belga ne combinò di tutti i colori, comminando due espulsioni (Wome e ) e convalidando un gol degli spagnoli in dubbio fuorigioco. Ma i ricordi europei lo fanno anche sorridere: «Qui eravamo a Zurigo, con il ghiaccio e la neve. Aldair rimase tutta la partita fermo in un punto, non riuscendo a muoversi». Arrivato il momento del brindisi, viene premiato con il titolo di Lupo d’oro: «Sono contento di essere tornato per il calore di voi tifosi».

Quella romanista è una tifoseria diversa dalle altre con una passione unica in Italia. Spero di darvi delle soddisfazioni, ci tengo molto». Si leva un applauso e dal fondo della sala, un tifoso urla: «Mister fammi sognare!». E lui, divertito: «Prendi una camomilla e sogni d’oro». Tra uno scatto e un autografo, trova anche il tempo per fare il punto della situazione sui temi attuali: «Osvaldo? È vivo, vegeto e respira. Marquinho? Si danno per concluse operazioni che ancora non lo sono. Se sarà rimpiazzato? Vedremo». Poi prima di salutare, sollecitato da Riccardo Viola, racconta: «Al matrimonio di Totti(giugno 2005, ndc) sapevo di essere vicino alla Roma. Avevo tanta voglia ma a volte non basta». Ritorno solamente rimandato.