La penna degli Altri 22/01/2013 09:04

Vai Tachtsidis: batti i fischi e prenditi Roma

 
Operazione psicologica È il momento di Tachtsidis, dunque. Lo ha detto anche domenica sera Zeman, quando dopo aver sottolineato che «ha fatto 3-4 errori brutti, sbagliato passaggi che da lui non mi aspetto, anche se ad entrare a partita in corso non è mai facile», ha poi chiarito: «Senza e , in Coppa Italia il costruttore di gioco sarà Tachtsidis, abbiamo lui». Il problema è vedere prima di tutto se il greco sarà all'altezza (cosa che finora non è riuscito mai a dimostrare), secondo poi come verrà accolto dall'Olimpico. Il rischio, neanche tanto latente, è che i fischi si sprechino anche stavolta. Ecco perché tutta la Roma da ieri si è stretta intorno a Panagiotis, cercando di caricarlo: lo ha fatto a fine gara (per Daniele esami odierni per verificare l'esatta entità della lesione alla coscia destra), ci ha pensato Zeman durante l'allenamento, toccherà anche ai dirigenti proprio in queste ore antecedenti la semifinale di Coppa Italia. Una sorta di cortina di ferro per cercare di renderlo impermeabile ai fischi ed alle critiche, sperando che «Taxi» faccia una buona prestazione già domani sera e che la situazione possa «calmierarsi».
 
I problemi Ma perché Tachtsidis è entrato così forte nell'occhio del ciclone? Il primo motivo è che Zeman ne ha fatto l'alter ego di (o viceversa?), cosa che fa sì che Panagiotis paghi un dazio indiretto. Il concetto della gente, molto semplice, è «non gioca per far giocare uno come Tachtsidis». Poi, certo, anche il greco ci ha messo del suo, come dimostrano anche i numeri di domenica sera: Tachtsidis è stato il più «falloso» in assoluto, con ben 8 passaggi negativi in 45' (per intenderci, i peggiori dopo di lui sono stati e Lamela con 7, ma in 90 minuti, Pereira e Juan Jesus si sono fermati a 6), 9 palle perse e due dribbling subiti (unico dato positivo, le 6 palle recuperate). Da domani la regia della Roma è affidata a lui. C'è da incrociare le dita e sperare che alla fine vada tutto bene.