La penna degli Altri 29/01/2013 09:47

Una Roma senza identità

 
PRESSING E RIPARTENZE - Una delle fasi che meno ha funzionato nella partita contro i rossoblù, prima ancora di quella difensiva (quella è una conseguenza) è stata la riconquista della palla attraverso il pressing. Non tragga in inganno il gol di , nato da un break breve su errore grossolano dei bolognesi sulla loro trequarti. Il problema è che quando la Roma perde palla in attacco solo in pochi vanno subito alla riconquista della stessa. Il modello zemaniano in questo senso non si discosta molto da quello del ma, a differenza del’aggressione di massa (al pallone naturalmente) degli azulgrana, i giallorossi vanno al pressing in ordine sparso: lancia in resta, poi Bradley e gli altri spesso non prevenuti, o pervenuti in ritardo, che è la cosa peggiore. In difesa quando non c’è Marquinhos non sono poi così convinti di accorciare fino alla metà campo e lasciano la squadra lunga; gli attaccanti non riescono a fare il pressing richiesto e così, spesso gli avversari possono saltare il centrocampo trovando giocatori liberi su una trequarti romanista sguarnita e costringendo tutti i giallorossi a rincorse faticose, difficili da completare con la riconquista pulita del pallone. Da qui nascono anche i molti falli, alcuni da ammonizione, di giocatori invece estremamente corretti sotto il profilo individuale. E quando il pressing riesce, visto che Zeman vuole subito la verticalizzazione rapida, se questa non crea un’azione da gol, trova una ripartenza micidiale della squadra avversaria.(...)
 
CARATTERISTICHE - La Roma non ha e i suoi giocatori hanno caratteristiche che complessivamente non si addicono al gioco di Zeman. Contro il i due esterni d’attacco, e , tutto facevano fuorchè i movimenti zemaniani. E allora che fare? Rinunciare a quei due? (...)