La penna degli Altri 09/01/2013 09:58

Stekelenburg chiede di andare via ma la Roma dice no

Una posizione decisa, che nasconde un duplice stato d’animo: da una parte non è così netta la convinzione di rinunciare a quello che lo scorso anno era considerato uno dei primi portieri al mondo; dall’altra l’ipotesi cessione potrà essere presa in considerazione solo a determinate condizioni. La Roma, in sostanza, non ha la stessa fretta di liberarsi di Stekelenburg di quanta non ne abbia il calciatore di andarsene. Dove? Ad attenderlo al Fulham c’è il tecnico olandese Martin Jol, che nei giorni scorsi lo avrebbe già contattato per chiedergli (ricevendo una risposta positiva) la sua disponibilità al trasferimento e che gli consegnerebbe le chiavi della porta. Musica per le orecchie di Stek, che ha bisogno di giocare con continuità per blindare il posto di titolare in nazionale. Il problema è che alla Roma non è arrivata nessuna proposta «seria», né dal Fulham né da altre società: considerando che 18 mesi fa è stato pagato 6,5 milioni, davanti ad una cifra intorno ai 5 milioni si può cominciare a ragionare. La richiesta di prestito del Milan— il presidente Berlusconi ieri si è lanciato in nuovi apprezzamenti per Mattia — non è stata presa in considerazione. Se alla fine Stek dovesse andare via, la Roma si rivolgerebbe al Chievo per Sorrentino.

Quasi fatta invece per Marquinho al Gremio (2 milioni per il prestito), l’annuncio nelle prossime ore. Ieri alla ripresa degli allenamenti Zeman ha spremuto la squadra: per tutti fondo e gradoni (esentato il solo che, dopo la corsa, ha lavorato in palestra). Assenti Piris e Perrotta (influenzati) oltre a Romagnoli, che rimarrà fermo per 15-20 giorni per una lesione di primo grado al retto femorale della gamba sinistra.