La penna degli Altri 13/01/2013 09:47

Roma, più gol per la Champions

Ma la conferma dovrà guadagnarsela con i risultati. «L'incontro tra Baldini e Guardiola a New York? Strano che la notizia sia uscita ora - risponde Zeman - lo sapevo da ottobre che si erano visti. La cosa non mi tocca. La società più fare quello che vuole, anch'io ho incontrato 100 giocatori e non è detto che li sto comprando tutti». Spulciando le statistiche, un aspetto della sua Roma non gli piace per niente. «Il possesso palla è troppo alto, io vorrei un calcio più verticale. Alcuni nostri giocatori preferiscono tenere il pallone e fare due tocchi piuttosto che rischiare di perderla. Ma spesso è inutile e io sono contrario. Il problema è ? A ha toccato meno palloni degli altri due centrocampisti, non è logico. La squadra deve cercarlo e lui deve farsi trovare in regia. Continuo a pensare che Tachtsidis sia più regista di Daniele che ha fatto un primo tempo eccezionale col Milan e a non si è ripetuto. A Catania può giocare il greco perché non c'è ? È una lettura possibile». C'è da aspettarsi di tutto insomma. Anche in difesa dove i movimenti continuano a essere sbagliati. «Qui ci sono giocatori - sottolinea Zeman - provenienti da campionati molto differenti da quello italiano, basato sulla tattica. A è salito in avanti per la voglia di recuperare, ma sul piano tattico non è un comportamento ideale».

A Catania la Roma non vince da 42 anni e anche oggi ci sarà da soffrire. «Il problema lì è l'ambiente, non è tranquillo e se qualcuno pensa a quello che succede fuori non riesce a esprimersi. Il pari all'andata? I gol in fuorigioco non li ho visti solo io». Oggi e mercoledì a Firenze in Coppa Italia tocca a sostituire Osvaldo. Zeman continua a scuoterlo: «Deve trovare la convinzione dentro di sé. Dodò? Continua ad avere problemi, finora non siamo riusciti a risolverli». A Stekelenburg il tecnico non le manda a dire. «Se uno cerca di fare il meglio possibile ed è mentalmente pronto, allora ci serve. Lo ritengo un grande ma anche i grandi possono stare fuori. Da qui a fine gennaio può succedere di tutto. Marquinho ha un'offerta dal Gremio, va valutata ma non si fa oggi o domani. Io comunque non l'ho bloccato né liberato». Affondi finali sull'inspiegabile inversione del campo con la , «una cosa illogica», sulla mancanza di un presidente di Lega e sulla candidatura di Moggi in Piemonte: «Sono due immagini del nostro calcio della nostra politica». La stessa politica che dieci anni fa ha introdotto il divieto di fumo nei luoghi pubblici. «Ma io continuo a fumare. Dove si può». Praticamente ovunque.