La penna degli Altri 28/01/2013 08:34

La Roma non si regola

 
ZDENEK SEMPRE PIÙ SOLO L’indisciplina è tattica. L’attacco, di nuovo il migliore del torneo con 47 reti, è l’unica soddisfazione per Zeman che nel gennaio scorso, con il , fece l’en plein con 15 punti in 5 partite, e invece quest’anno ancora cerca la vittoria. Se Tachtsidis gli dà per una volta ragione, Goicoechea rischia di farlo affondare con largo anticipo sulla chiusura della stagione. E con il anche la fase difensiva, 38 gol incassati sono un’enormità, è da bocciare, con grandi colpe dei singoli: Balzaretti, Burdisso e non danno una mano al tecnico di Praga che va avanti per la sua strada senza avere più l’appoggio di società e squadra dopo le accuse feroci della vigilia. Più che il gioco si vedono le giocate e fisicamente il gruppo dimostra di non essere brillante. Troppi hanno la lingua di fuori.
 
LE SCELTE DI ZEMAN Avendo gli uomini contati davanti e senza nemmeno una punta in panchina, Zeman alza a destra nel tridente, dove Osvaldo Si riprende il posto da centravanti anche perché non c’è e fa il regista offensivo a sinistra. Senza , confermato Tachtsidis in mezzo a Bradley e : il greco fa ripartire l’azione, ma come dinamismo dà poco e non protegge la difesa. Dietro gli interpreti sono sempre gli stessi, a parte Marquinhos, in panchina, per il fastidio alla caviglia. Mancando il giovane brasiliano, il reparto è fragile: Burdisso e non fanno coppia. E a sinistra Balzaretti non è presentabile. Pioli, invece, sceglie in partenza il e aspetta i giallorossi per ripartire. Gabbiadini entra facile a destra proprio dal lato di Balzaretti.
 
ERRORI E ORRORI Anche il sbaglia sulle tre reti della Roma, ma le gaffe della difesa giallorossa sui gol della squadra di Pioli sono da dilettanti allo sbaraglio. , nell’azione del vantaggio, riceve palla da Sorensen che gli regala la palla, con un rinvio sballato: il centrocampista si appoggia a che lo manda in porta. sull’uscita di Agliardi per l’1 a 0 al nono. E’ a farsi trovare impreparato sull’1 a 1 di Gilardino al diciassettesimo. Prima buca di testa e subito dopo non chiude sul centravanti dopo la respinta di piede di Goicoechea su tiro di Gabbiadini. Pochi secondi e , scendendo sulla destra, disegna il cross per il 2 a 1 di Osvaldo al diciottesimo, con Sorensen che si addormenta e lascia l’italoargentino libero di colpire di testa. Al ventiseiesimo Burdisso permette a Gabbiadini di girarsi in area e di piazzare il sinistro rasoterra per il 2 a 2, con Goicoechea sorpreso e lentissimo. Il uruguaiano diventa, nella ripresa, l’unico responsabile per il terzo gol del . Respinge fiacco, con una mano, il cross da sinistra di Diamanti, togliendo la palla dalla testa di Burdisso che si era tuffato anche lui per rinviare. Facile per Pasquato, in campo da cinque minuti per Gabbiadini, segnare di a porta vuota al nono.
 
NERVOSISMO E FRENESIA Pioli passa al 4-3-1-2 e fa bene, Zeman ovviamente insiste con il anche se dopo la rete di Pasquato cambia due uomini: fuori Balzaretti, guaio muscolare alla coscia, e , stanco, dentro Dodò e Marquinho. La Roma va avanti a strappi, con rabbia e approssimazione. Non ha la forza di attaccare e si allunga.
 
ECCO  Prima della mezz’ora debutta per Piris. L’ingresso del terzino coincide con il gol del suo connazionale Tachtsidis, colpo di testa su punizione di e prendendo il tempo a Kone: 3 a 3 al ventinovesimo e primo gol stagionale per il centrocampista greco. Osvaldo ha la palla del match: testa e parata di Agliardi. Diamanti impreca: colpisce il palo con un sinistro da fuori e, nel recupero anche la trasversa su punizione. Goicoechea, con i brividi ancora addosso, salva il pari, il promo in trasferta, due volte su Motta. Ma i suoi errori incidono, come quelli dei difensori, sul risultato.