La penna degli Altri 11/01/2013 13:06
La «lezione» per Gazzi e Osvaldo
Tutto si traduce In una venerazione verso chi tira calci a un pallone e In cambio riceve molti soldi. Da quasi due anni le Indagini di diverse Procure (Cremona, Napoli) stanno picconando la credibilità dello sport piu amato.
Truffe, scommesse illegali, denaro. In cambio di una vittoria, accordi sotto banco e protagonisti compiacenti. La Federazione per anni ha sottostlmato il problema, preferendo far finta dl nulla nonostante le continue crepe. I processi sono stati gestiti in modo ondivago. Il codice dl giustizia sportiva è Inadeguato. Le sentenze sempre più difformi tra il primo e II terzo grado di giudizio alimentano la confusione. Certo, la cosa più semplice sarebbe quella di prendere i verbali e catalogarli alla voce "quattro sfigatl", come se tutti i mali del calcio fossero annidati tra i giocatori del Bari. Oppure dell'AlbinoLeffe o del Siena, giusto per citare tre club che hanno pagato un conto salato.
E Invece le Procure hanno messo nero su bianco che si tratta di un "sistema radicato". Un sistema diffuso che le scommesse hanno reso ancora più evidente. La mentalità sbagliata, la mancanza di motivazioni, la propensione a "regalare" la partita vanno avanti da tempo. Poi sono arrivate le bande criminali a gestire un business miliardario e internazionale. I giocatori, spesso ragazzi, "corteggiati" o "minacciati", per ottenere il risultato voluto. Per arginare Il fenomeno ci vorrà del tempo e una coscienza diversa. Osvaldo, attaccante della Roma, di recente ha dichiarato: "Se scoprissi un compagno implicato in una combine? Ciò che succede nello spogliatolo deve restare Iì. Non faccio il delatore, ma non mi volto. In silenzio, lo ammazzo di botte". Ecco, se nonostante arresti e vergogne questo è il pensiero dominante, siamo davvero lontani dall'uscita del tunnel.